L'effimero aumento dei bandi. Ance Padova: «Senza cantieri non serve a niente»
Aumentano i bandi, ma i cantieri non ripartono e la situazione diventa sempre più complicata. Questo l’allarme di Ance Padova che sottolinea come nonostante le valutazioni e gli appelli delle ultime settimane, nonostante tutte le riforme adottate e le risorse annunciate, i cantieri non possono ancora riaprire, come testimonia chiaramente il dato delle ore lavorate nei canteri nei primi nove mesi del 2020, fortemente in calo sia a livello nazionale (-16,8%), che nel padovano (-5% circa).
Numerosi bandi, ma cantieri ancora fermi: l’esempio Anas
Lampante l’esempio di ANAS, sottolinea l’Ance, che dopo aver pubblicato bandi per centinaia di milioni nel periodo natalizio, ha poi rimandato, nei giorni scorsi, l’apertura delle gare a data da destinarsi. I bandi, accusano i costruttori, sono solo «fumo negli occhi»: le opere sono ancora bloccate.
Necessaria una forte presa di posizione del Governo, in quanto la situazione senza una ripartenza rapida rischia di precipitare velocemente. L’appello dei costruttori suona quindi come un forte campanello d’allarme: è necessario riaprire i cantieri.
Ance Padova: «Il nostro un grido d’allarme»
«Rilanciamo il grido d’allarme arrivato dal nostro Presidente nazionale Gabriele Buia: la situazione sta diventando insostenibile» ha commentato Mauro Cazzaro, Presidente di Ance Padova.
«I dati raccolti dal Centro Studi di Ance e dalle Casse edili su tutto il territorio italiano fotografano uno scenario grave e complesso, ulteriormente appesantito dalle difficoltà che tutti noi imprenditori edili abbiamo ogni giorno nel relazionarci con gli uffici amministrativi di ogni livello, che non sono stati messi nelle condizioni di operare al meglio in smart working. In questi mesi troppo spesso sono stati fatti proclami, ma ad ora non si è ancora mosso nulla: serve l’effettiva volontà di mettersi in gioco per dare vita ad un vero rilancio del Paese. Non c’è più tempo per le promesse, è ora di agire».
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