Ritorno a scuola a gennaio. Le Regioni: «Rischioso riaprire ora»

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Ritorno scuola a Gennaio, questa la richiesta delle Regioni. Scuola, prolungare la didattica a distanza per i licei fino a gennaio. É questa  la richiesta dei presidenti di Regione al governo nella riunione con i ministri Boccia e Speranza. Da quanto si apprende dunque la data del 9 dicembre, proposta ieri dalla ministra Lucia Azzolina ai sindaci, sarebbe stata per ora “bocciata” dalle Regioni.

Totalmente contraria alla riapertura prima di Natale è la posizione di  Zaia. Il governatore della Regione Veneto in conferenza stampa ha detto: “Penso che sia rischioso aprire per chiudere subito dopo, si apre per una manciata di giorni, val la pena di rischiare per fare un flash pre natalizio?”. Per Zaia è preferibile concentrarsi al dopo Epifania.

Ritorno a scuola a gennaio, i motivi

Governo e Regioni discutono le linee del prossimo Dpcm che riguarda anche il ritorno a scuola a Gennaio. Sul tavolo del confronto, tanti temi: dalla scuola allo sci, fino alle disposizioni da adottare per il periodo delle festività.

Sul ritorno tra i banchi scolastici, però, i presidenti di regione hanno chiesto di prolungare la didattica a distanza per i licei fino a gennaio, in quanto il rischio di un boom di contagi viene considerato ancora troppo alto. Bocciata, dunque, la proposta della ministra Azzolina, considerata un’opzione più rischiosa che utile.

Licei ancora chiusi , le dichiarazioni

Le regioni “unanimamente hanno ritenuto di suggerire al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni riapertura della didattica in presenza per chi è ancora oggi in didattica a distanza”, ha spiegato il presidente della Liguria, Giovanni Toti.

“L’indice RT è di pochissimo sopra 1, ma serve ancora prudenza» ha sottolineato Speranza in merito alla diffusione della pandemia. L’obiettivo dell’esecutivo è chiaro: contenere il virus per evitare una terza ondata già a Natale.  Intanto il premier Conte guarda ai dati in arrivo oggi: “È una giornata importante: mi aspetto un RT che è arrivato all’1, sarebbe un segnale significativo”.

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Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio, che è tornato a farsi sentire fortemente in questi giorni. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

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