Marmomac, ripartenza online: 135 Paesi coinvolti

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A distanza ma comunque partecipata. Sopratutto, ed è un buon segnale, dall’estero. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, la descrive così: “marmo a portata di click”. Si riferisce alla prima edizione online di Marmomac, la fiera mondiale che da anni riunisce la domanda e l’offerta della filiera produttiva del marmo. La pandemia da Covid-19 ha costretto a rinviare l’evento fisico al 2021, così l’incontro tra gli operatori del mercato è avvenuto online, dal 30 settembre al 2 ottobre, con il supporto dell’intelligenza artificiale. L’edizione ha preso il nome di Marmomac Re-Start, ‘ri-partenza’.

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I numeri di Marmomac

Ha coinvolto quasi 5.000 operatori del marmo, 4.975 per la precisione, di cui il 60% esteri da 135 nazioni. Gli espositori erano 210, la metà stranieri da 22 paesi. Marmomac si conferma quindi un punto di riferimento per il mercato globale della produzione e della lavorazione della pietra naturale. La classifica delle presenze registrate ha visto al primo posto l’Italia, seguita da India, Brasile, Stati Uniti, Turchia, Spagna, Regno Unito, Portogallo, Germania e Cina.

«Anche nella sua versione digitale si è dimostrato un efficace strumento di matching», prosegue Mantovani. Le visite tra gli stand degli espositori, la possibilità di parlarci a tu per tu in privato tramite appuntamento, i panel e i webinar, i corsi di aggiornamento della Marmomac Academy per architetti e designer: tutto quello che fino allo scorso anno accadeva in Fiera a Verona quest’anno è avvenuto online «con un voto medio sulla qualità dei contatti b2b [tra aziende, ndr] di 4.5 punti su 5». La sessione di focus sul mercato più seguita è stata quella sul Brasile. Grande interesse anche per gli approfondimenti su Stati Uniti e Cina.

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