De Longhi, Veneta Cucine, Salmoiraghi e Viganò: il Veneto dove si lavora (bene)
Dalla De Longhi, migliore in classifica nella categoria prodotti finiti e beni durevoli che vede al terzo posto Veneta Cucine, a Salmoiraghi e Viganò che prevale nella graduatoria nel settore abbigliamento, accessori e calzature; Acqua&Sapone è quarta nell’area vendita e servizi alla vendita, dove troviamo anche Gottardo.
Da rilevare anche la posizione dell’Università di Padova, al sesto posto nazionale nel settore educazione e ricerca, che vi avevamo già raccontato: i dati contenuti nello speciale che il Corriere della Sera dedica ad un ampio sondaggio dal titolo “Imprese dove lavorare” dipingono un Veneto ricco di aziende dove si lavora in condizioni ottimali.
Imprese dove lavorare, le parole dell’assessore Donazzan
«La cultura del lavoro è sempre stata parte integrante della capacità di essere competitive delle nostre imprese venete, figlie di una tradizione che pone realmente al centro la persona. Il benessere dei lavoratori sta particolarmente a cuore alle imprese venete. Ed è esattamente questo ciò che dimostrano i dati dal sondaggio pubblicato oggi». Lo afferma Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, commentando la classifica «Imprese dove lavorare».
LEGGI: GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE, DAL CONTRIBUTO PER L’AFFITTO AI LAVORI GRATIS IN CASA
Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:
- l’ecobonus 110% prevede una serie di lavori gratis in casa (clicca qui)
- il decreto rilancio prevede tutta una serie di sgravi e bonus per le famiglie (clicca qui)
LEGGI: IL FUTURO NELLE MANI DELLE NANOTECNOLOGIE
Altra nota di rilievo da attribuire a Umana, agenzia veneta che dal sondaggio nazionale risulta in testa per l’area servizi (risorse umane, immobiliari, call center).
«Con particolare soddisfazione leggo i dati relativi ai servizi per il lavoro, – sottolinea in particolare l’assessore al lavoro della Regione del Veneto – stiamo parlando di un settore molto delicato, i cui operatori sono sottoposti a grandi pressioni anche psicologiche, dovendosi occupare per lo più di persone disoccupate ed in difficoltà. Se gli operatori di queste aziende sono soddisfatti e stanno bene svolgeranno ancora meglio il proprio lavoro che ha un valore altamente sociale».
Giacomo Porra
