Amatrice-Padova, il biodistretto nato dalle macerie del terremoto

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«Amatrice Terra Viva», consorzio di agricoltori incubato dalla padovana Etimos Foundation, è tra le sette start-up selezionate a livello nazionale al Festival dell’Economia Civile che si tiene a Firenze dal 25 al 27 settembre.

Amatrice Terra Viva Srl  è una startup sociale nata ad Amatrice da un comitato che, immediatamente dopo il terremoto,  si è costituito per promuovere azioni di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. In breve tempo, la startup ha dato vita a  una filiera agricola biologica nata per valorizzare la vocazione cerealicola di grano tenero/farro della regione Lazio e in modo particolare la tradizione gastronomica del comprensorio di Amatrice. La scelta del biologico è nata dalla volontà di  consolidare l’idea di un bio-distretto in un’area vasta del centro Italia. La riscoperta dei grani antichi sottolinea il valore soprattutto dei piccoli produttori agricoli, che affrontano costantemente la concorrenza del grande mercato e scelgono comunque di produrre grani di qualità.

Grazie al supporto di partner di livello nazionale come Alcenero e Legambiente e alla sensibilità dei primi consumatori, il comprensorio di Amatrice si propone come un interessante laboratorio di riscoperta delle antiche tradizioni cerealicole della regione.

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L’idea del bio-distretto Terra Viva ha presto smesso i panni del progetto solidaristico, per diventare un’iniziativa sostenibile e culturale, in grado di sviluppare in poco tempo un’attività commercialmente competitiva grazie ai prodotti di primissima qualità delle aziende agricole.

All’interno di questo territorio agricolo, attualmente sono presenti 20 aziende un’area geografica, non amministrativa ma funzionale, nella quale si stabilisce un’alleanza fra agricoltori, cittadini, associazioni e pubbliche amministrazioni, per la gestione sostenibile delle risorse. Tale sinergia si realizza sulla base dei principi e delle pratiche biologiche di produzione e di consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio).

Nel bio-distretto, la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali, turistiche e culturali, promuovendo un disciplinare di buone pratiche per la valorizzazione della storia, della qualità e della biodiversità del comprensorio di Amatrice. Il tutto avviene grazie al supporto della Regione Lazio e di Legambiente.

I prodotti attualmente venduti dalla startup tramite e-commerce sono farine e paste, rigorosamente bio (certificazione ottenuta negli ultimi mesi dalla Regione Lazio).

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