Papa Francesco chiama Alberto Minali, il manager "cacciato" da Cattolica

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Dopo Cattolica, il Vaticano. Sembra un gioco di parole la carriera di Alberto Minali. Dopo lo strappo che lo ha spinto fuori dai vertici della società assicurativa scaligera, è stato nominato da Papa Francesco come suo consigliere economico.

Il manager ex Generali era stato chiamato a salvare Cattolica assicurazioni nel 2017 – tempi burrascosi di ex banche popolari affondate e vorticosi cambi ai vertici. Ma solo due anni dopo la stessa compagnia revocò le deleghe, a quanto pare per divergenze insanabili con il presidente Paolo Bedoni.

Oggi Cattolica è entrata nell’orbita di Generali, e Minali da parte sua ha intentato causa contro la compagnia assicurativa veronese chiedendo un risarcimento danni di 9,6 milioni di euro e sostenendo la «mancanza di una giusta causa» per la revoca delle deleghe. Pretese che Cattolica ritiene «infondate».

Alberto Minali nel Consiglio per l’Economia del Vaticano

Alberto Minali

Alberto Minali

In attesa che la giustizia civile faccia il suo corso, Alberto Minali ha modo di consolarsi ampiamente: la chiamata è arrivata direttamente da Roma. Papa Francesco lo ha voluto nel Consiglio per l’Economia del Vaticano, un dicastero istituito da lui stesso nel 2014 che ha come compito quello di vigilare sull’economia della Chiesa cattolica. Organismo di primaria importanza nell’ambito della riforma delle finanze vaticane avviata nel pontificato di Francesco.

Coordinatore del Consiglio per l’Economia del Vaticano resta il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco. I 15 membri del consiglio finora erano stati tutti uomini, ma con le nomine annunciate oggi entrano per la prima volta sei donne: Charlotte Kreuter-Kirchhof, Eva Castillo Sanz, Leslie Jane Ferrar, Marija Kolak, María Concepción Osákar Garaicoechea e Ruth Maria Kelly.

Tra i sette nuovi membri uomini nominati da Papa Francesco, Alberto Minali è l’unico laico. Gli altri sei sono tutti cardinali: Péter Erdő, Odilo Pedro Scherer, Gerald Cyprien Lacroix, Joseph William Tobin, Anders Arborelius e Giuseppe Petrocchi.

Ti potrebbe interessare