Artigiani, «liquidità un miraggio» per chi ha chiesto oltre 25mila euro

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Dal 17 marzo al 2 giugno 2020, sono quasi 8.500 le operazioni pervenute al Fondo di Garanzia a seguito dei provvedimenti introdotti dai DL “Cura Italia” e “Liquidità” da imprese della provincia di Padova per un importo totale di 461 milioni di euro. Di queste 7.320 sono quelle fino a 25mila euro a garanzia 100% dello Stato, secondo l’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Veneto, su dati del Fondo Centrale di Garanzia. «Per molte imprese la liquidità è ancora un miraggio – precisa Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova – parliamo di aziende che, per ripartire, hanno chiesto in media 250mila euro. Nel comparto artigiano sono le imprese più strutturate, che ora hanno bisogno di certezze per poter programmare il futuro».

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Per gli importi inferiori a 25mila Euro, l’Ufficio credito di Confartigianato Impese Padova non segnala particolari criticità: «Il 90% delle richieste passate per la nostra associazione si sono risolte con un’erogazione – continua Boschetto – questo non significa che i tempi siano stati immediati, la preistruttoria è sicuramente stata un ostacolo, così come la mancanza di direttive alle banche, dal primo annuncio del decreto all’erogazione di fatto è passato un mese». Nonostante gli annunci del Governo che prometteva un accesso semplificato, almeno per gli importi sotto i 25mila Euro (diventati 30mila con la conversione in legge del Decreto liquidità), le regole di Banca d’Italia e del Fondo Centrale di Garanzia non sono cambiate: «Viene fatta comunque una pratica di prefattibilità, di fatto una istruttoria – spiega Boschetto – una procedura che sta rallentando l’erogazione, ostacolando così i piani aziendali per la ripartenza. Stimiamo dunque che il numero delle pratiche registrate sia falsato: almeno un 30% delle richieste è ancora in coda».

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Il secondo elemento che “scoraggiava” la domanda erano i 6 anni previsti per l’ammortamento del debito: «La conversione in legge del Decreto liquidità ha portato la possibilità di restituire quanto erogato in 10 anni. Si tratta di una vittoria di Confartigianato, che nelle ultime settimane ha concentrato i suoi sforzi per ottenere questo importante risultato», spiega Boschetto».

Aiuti della Regione Veneto, giudizio positivo

Giudizio positivo, invece, per il provvedimento messo in campo dalla Regione Veneto: «Si tratta di una misura che prevede un intervento straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati causa Covid-19 pari a 30 milioni di euro, con modalità e tagli più vicini alle esigenze delle nostre imprese – spiega Boschetto – Serviranno anche a sostenere le proposte di finanziamento a misura di piccola impresa che verranno attuate, per la prima volta in modo corale e non come aiuto ai singoli Paesi membri con relativo indebitamento, dalle UE. Infine, serviranno anche per individuare misure di ingegneria finanziaria adatte a sostenere la capitalizzazione delle MPI».

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Da Confartigianato Imprese Padova arriva un appello importante che riguarda le imprese le cui pratiche di richiesta di finanziamento non vengono accettate: «Serve rifinanziare il fondo anti usura – precisa Boschetto, si tratta di uno strumento importantissimo per evitare che queste aziende diventino un richiamo per la criminalità organizzata».

 

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