Patto per la legalità, firmano 27 enti: lente su Pedemontana e Olimpiadi

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Le categorie economiche del Veneto e la Regione firmano un protocollo d’intesa per la legalità e contro le mafie. Firmato oggi 30 luglio 2019 a Venezia, avrà durata triennale e avrà una cabina di regia delle varie iniziative da parte della Regione Veneto. Ogni firmatario si è assunto l’impegno di promuovere e diffondere iniziative per favorire la legalità e sostenere azioni che prevengano e contrastino la criminalità organizzata.

A firmare il patto anti-mafia sono 27 enti: sindacati veneti (Cgil, Cisa, Cisl, Confsal, Ugl, Uil), industriali (Confindustria, Confapi, Confimi Industria), associazioni degli agricoltori (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), degli artigiani (Cna, Confartigianato, Casartigiani, Federclaai), degli esercenti (Confcommercio, Confesercenti), centrali cooperative (Confcooperative, Legacooperative), Confprofessioni, Cida regionale Veneto, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali del Veneto.

«Il destino vuole che la sottoscrizione di questo documento avvenga nel giorno in cui è diffusa la notizia che un europarlamentare impegnato contro la mafia è stato minacciato» commenta il presidente della Regione Luca Zaia, riferendosi a una busta con l’immagine di un proiettile recapitata a Rosanna Conte, europarlamentare e consigliere comunale di Caorle. «È una triste attualità ma riempie il cuore vedere come oggi tutte le parti sociali, gli interlocutori istituzionali e gli stakeholder del Veneto si sono riuniti intorno a un tavolo per firmare un accordo che crea una rete regionale per la tutela della legalità e soprattutto un osservatorio sul territorio affinché nessuno possa creare il minimo di substrato che possa favorire condizioni di criminalità e violazione organizzata delle leggi».

«Siamo in un momento storico importante per il Veneto – conclude Zaia – abbiamo in corso la realizzazione della Pedemontana, ci aspettano le Olimpiadi invernali del 2026 e prima ancora i Mondiali di Sci. Sono grandi eventi; grandi per richiamo ma anche per sforzi economici, investimenti e importanti movimentazioni di denaro. È chiaro che questo denaro deve dare frutto percorrendo le vie giuste ed essere impiegato in piena trasparenza e totale legalità».

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