Autonomia, ancora un rinvio. Zaia: «Il nemico è a 5 Stelle»

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Autonomia, ancora un rinvio, ancora molti i nodi da sciogliere. Dopo il vertice di tre ore di ieri 8 luglio a Palazzo Chigi si è deciso di aggiornarsi nuovamente giovedì 11 luglio alle 08.30. «Si fanno dei passi avanti, ma c’è ancora molto da fare», ha detto il vicepremier Luigi Di Maio lasciando l’incontro. Mentre il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani ha commentato: «Abbiamo trovato dei punti di incontro, ci sono stati passi avanti in materia di salute, ambiente e anche lavoro». Sui tempi per la chiusura della riforma Stefani non dà date certe ma assicura: «andiamo avanti a oltranza finché non si chiude l’intesa».

Qualche risultato positivo per il fronte autonomista sul fronte ambientale. La gestione dei rifiuti dovrebbe essere attribuita in toto alla Regione. Sulla Salute si sarebbe poi vicini all’intesa per consentire ai singoli ospedali di gestire direttamente al proprio interno le specializzazioni. Ma è stato il nodo istruzione a far emergere le maggiori divisioni nel corso del vertice. In particolare, è stato affrontato l’articolo 12 dello schema della riforma, dedicato all’assunzione diretta dei docenti e ai concorsi regionali. Punto, quest’ultimo, che non vede d’accordo il M5S, in quanto – è la posizione pentastellata – il rischio è di recar danno alle Regioni istituendo scuole di serie A, B e C con la possibilità di incappare inoltre nell’incostituzionalità della norma.

Altro tema spinoso è quello dei trasporti. Il dicastero guidato da Toninelli, infatti, pare deciso a non mollare sul passaggio da demanio statale a demanio regionale sull’intero «pacchetto». Autostrade, porti, ferrovie, aeroporti. Il Mit avrebbe però detto anche qualche sì, fra cui la regionalizzazione del Fondo per il trasporto pubblico locale.

Il presidente della Regione Luca Zaia aveva rilasciato una dichiarazione prima del vertice: «Dispiace che, per colpa di qualche singolo, l’Autonomia debba sempre essere occasione di scontro. La verità è che, se c’è un nemico dei 5 Stelle, è negli stessi 5 Stelle, e per capirlo basta leggere le dichiarazioni ondivaghe che rilasciano». Il governatore chiude con un appello alla responsabilità: «Invito tutti a pensare che i cittadini ci guardano e ci giudicano. Spero vivamente che il Presidente del Consiglio chiuda questa partita».

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