Banca Ifis, l'ad Giovanni Bossi silurato dopo 24 anni

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Dopo 24 anni nel ruolo di ad a Banca Ifis, Giovanni Bossi è stato estromesso dalla famiglia Fürstenberg, in vista della prossima assemblea. L’esclusione è stata motivata con una nota che parla di «naturale percorso di sviluppo nella continuità».

Nella lettera, il presidente della holding La Scogliera, che detiene la 50,1% di Ifis, Sebastien Egon Fürstenberg ha «anticipato, per correttezza, la decisione» di non inserire Bossi nella lista di maggioranza, da presentare entro il 21 marzo, per il rinnovo del cda nell’assemblea dei soci del 19 aprile. Il nome del suo successore sarà comunicato lunedì 11 marzo.

L’uscente Bossi è amministratore delegato di Ifis da otto mandati e ha accompagnato, al fianco di Fürstenberg, tutta l’ascesa della banca. Il suo valore è passato da 3 miliardi delle vecchie lire all’attuale miliardo con una punta (toccata lo scorso ottobre) oltre i 2,5 miliardi. La scelta sembra sia legata al passaggio generazionale nella holding proprietaria, che l’anno scorso ha nominato suo ad il figlio Ernst.

«Lascio una banca in eccellente salute, molto redditiva, ben patrimonializzata, forte e con una squadra eccellente di professionisti – dichiara a caldo al Sole 24 Ore Giovanni Bossi, colto di sorpresa dalla notizia – . Una squadra con molti giovani, straordinaria, appassionata e competente, che potrà accompagnare lo sviluppo e il raggiungimento di altri obiettivi».

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