Tav Brescia-Verona, si parte: contratto Rfi-Cepav da 1,6 miliardi

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Sarà una delle grandi opere venete al centro dell’ispezione annunciata nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, ma la Tav Brescia-Padova non è più un miraggio. Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Consorzio Cepav Due infatti hanno firmato il contratto per realizzare il primo lotto costruttivo della tratta ad alta velocità e alta capacità Brescia-Verona, per un valore di 1,645 miliardi di euro. Ad annunciarlo è Saipem, società che detiene una partecipazione del 59 per cento nel Consorzio Cepav Due e investirà circa 970 milioni. Resta ancora incerto, invece, il futuro del secondo lotto Verona-Padova, l’unico tassello mancante alla Tav sull’asse Torino-Venezia.

Cantieri entro fine anno

Il primo lotto misura 48 km di lunghezza e comprende i 2,2 km dell’interconnessione con l’asse Verona-Brennero «Verona Merci». Per completarlo mancano 931 milioni, 376 per i due km dell’ingresso a Verona più altri 555 per i 9 km del nodo di Brescia; per il resto l’operazione è già finanziata dalle leggi di stabilità del 2014 e del 2015, Cipe e Corte dei Conti hanno approvato il progetto definitivo e i cantieri (espropri permettendo) dovrebbero partire entro fine anno. Più complicato il discorso sul secondo lotto Verona-Padova, che vale circa 500 milioni ed è stato finanziato solo in parte.

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