Neve e città d'arte: in Veneto Natale e Capodanno sold out

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Neve in montagna, alternata a momenti di sole, e città d’arte prese d’assalto in pianura. Le vacanze di Natale 2017 si concludono con alti numeri di presenze in hotel e piste da sci, ma anche nelle aree urbane del Veneto. Federalberghi traccia un bilancio molto positivo delle ferie concluse il 6 gennaio.

«Sono state vacanze con i fiocchi, quelle che si sono chiuse ieri con l’Epifania. Le abbondanti nevicate sulle montagne venete e le folte presenze nelle città d’arte sembrano aver archiviato la crisi» dichiara il presidente Marco Michielli. C’è stato il quasi tutto esaurito fino a Capodanno, e una buona occupazione delle camere anche nella prima settimana del 2018.

Le nevicate abbondanti, ma non esagerate, hanno spinto il turismo sulle Dolomiti, facendo registrare un alto numero di presenze negli hotel e sulle piste da sci, come conferma .

Saldi e Natale ortodosso

«La neve naturale ci ha permesso, dopo due anni così e così, di lavorare finalmente bene – afferma Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno –. I turisti, in gran parte italiani in questo periodo, hanno approfittato, nelle zone attrezzate, anche delle piste aperte di notte. Non sono mancati i turisti stranieri, in particolare i russi, che si sono trattenuti un giorno in più rispetto agli italiani, perché è oggi (il 7 gennaio, ndr) che si festeggia il Natale ortodosso. A completare il quadro positivo, l’avvio dei saldi, il 5 gennaio, dei quali hanno approfittato molti turisti».

Cortina, slittino e molti italiani

Cortina si conferma al top, aiutata da neve, sole e dalle iniziative di alto livello organizzate in centro e in quota. Roberta Alverà, presidente degli albergatori cortinesi, parla di una palpabile sensazione di incremento sia quantitativo che qualitativo. «Anche se – aggiunge – i dati statistici riusciremo ad averli solo verso il prossimo autunno. Ad ogni modo è andata molto bene, con la ‘giusta’ neve e qualche ora di sole a regalarci panorami fantastici. Le piste sono tutte aperte e l’offerta è completa, considerati anche gli eventi organizzati durante le feste, dal concerto di Capodanno al Cristallo con la Fenice di Venezia all’inaugurazione delle gallerie d’arte, dal Fashion week a Una Montagna di Libri».

Da registrare, quest’anno, il successo inaspettato delle discese con lo slittino partendo dai rifugi alpini. Folta, nella perla delle Dolomiti, la presenza di turisti italiani, con qualche russo venuto a festeggiare il Natale ortodosso, mentre dalla prossima settimana sono attesi i turisti provenienti dai Paesi del Nord Europa, Svezia e Norvegia in testa.

Asiago, Lessinia e Verona

La neve è scesa anche sull’Altopiano di Asiago, dove quest’anno si registra un’attività maggiore rispetto agli anni scorsi, con buone presenze sulle piste da sci, soprattutto su quelle dedicate al fondo, che distinguono la località montana del Vicentino. Risultati buoni, anche se meno evidenti, sui monti della Lessinia. «Peccato che il sistema degli impianti di risalita non riesca ancora ad accontentare tutti gli sciatori – spiega Giulio Cavara, presidente degli albergatori di Verona e provincia –. Con impianti adeguati quest’anno la stagione sarebbe potuta andare benissimo». Molto bene è andato invece tutto il periodo delle vacanze invernali a Verona: «Ha fatto il pienone con i mercatini di Natale – prosegue Cavara – e le tante iniziative organizzate con la collaborazione delle associazioni di categoria, presentate a Roma per richiamare turisti anche dall’estero». E così è stato, con la novità, quest’anno, di un discreto numero di arrivi dal Brasile: «Quest’anno si sono visti anche molti italiani, soprattutto delle regioni del centro-sud» conclude Cavara.

Van Gogh a Vicenza e Venezia quasi al completo

Oscar Zago, di Federalberghi Vicenza, parla di hotel pieni anche nella città del Palladio, in parte per effetto degli eventi organizzati in centro, come ad esempio la mostra di Linea d’Ombra dedicata a Van Gogh. Sono migliaia i turisti che in ogni giornata di queste vacanze invernali hanno affollato le calli di Venezia. Buono il risultato negli hotel, dove – segnala l’Ava, l’Associazione Veneziana Albergatori – l’occupazione delle camere è stata intorno al 75%.

Infine per l’Osservatorio Confturismo-Piepoli il 4% in più degli italiani ha preferito l’Italia come meta delle vacanze invernali, con il Veneto tra le cinque regioni italiane in cima alle preferenze.

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