Tirocinanti della Giustizia, 64 in Veneto aspettano tre mesi di arretrati

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Precari di lungo corso, pagati 400 euro al mese e in attesa di tre mensilità arretrate degli ultimi mesi del 2017: sono i 64 tirocinanti degli uffici giudiziari veneti che fanno appello al ministero della Giustizia per avere il denaro che spetta loro. «È inaccettabile, ingiusto, scorretto e indegno – afferma Assunta Motta, segretaria della Fp Cgil regionale – che il misero stipendio di questi lavoratori non veda il riconoscimento dovuto. Eppure hanno regolarmente lavorato presso i nostri tribunali. Ma che giustizia c’è?»

La Fp Cgil ha inviato una segnalazione a riguardo a metà dicembre 2017 al Presidente della Corte d’Appello di Venezia, competente per la corresponsione degli stipendi. Ma a quella missiva, dice la sindacalista, non è arrivata nessuna risposta.

«I tirocinanti attendono il pagamento dello stipendio di dicembre e delle ore fatte, lavorando il doppio, negli ultimi due mesi del 2017 per recuperare il lavoro che non hanno potuto fare a gennaio e febbraio per problemi burocratici del Ministero» si legge in una nota del sindacato, in cui si riporta che la situazione di precarietà va avanti da 8 anni.

«Entrati nel 2010 al ministero della Giustizia come lavoratori socialmente utili dopo aver perso il lavoro per la crisi delle loro aziende, vi sono rimasti in tutti gli anni successivi venendo di volta in volta inquadrati con varie forme, tutte precarie e a termine» si legge nella nota.

«Si tratta – spiega Motta – di persone con un’età che li vede troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere ricollocati nel mondo del lavoro, ma che hanno accettato di lavorare per lo Stato italiano così da rimettersi in gioco e non sentirsi esclusi».

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