Veneto Banca, Anselmi e Carrus per il cda targato Atlante

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Quaestio Sgr, società che gestisce il Fondo Atlante, indica i nomi che andranno a comporre il futuro consiglio di amministrazione di Veneto Banca che sarà eletto dall’assemblea dei soci convocata per l’8 agosto 2016. Il nuovo cda sarà formato da 11 membri al posto degli attuali 14, e i nomi sono stati scelti seguendo la normativa europea che indica i requisiti “fit and proper” (direttiva Crd4, non ancora recepita dall’ordinamento italiano). Come nel caso di Banca Popolare di Vicenza, l’altra banca ex popolare veneta “salvata” dal Fondo Atlante con un’iniezione miliardaria di capitale fresco, accanto a una nuova figura autorevole di presidente – Beniamino Anselmi in Veneto Banca, Gianni Mion in BpVi – viene confermata una figura di gestione già insediata nella banca: in questo caso è Cristiano Carrus, amministratore delegato (in BpVi ad essere confermato è l’ad Francesco Iorio).

Beniamino Anselmi e Cristiano Carrus per i vertici Veneto Banca

Alla presidenza di Veneto Banca è stato indicato Beniamino Anselmi, una carriera nei cda e da manager di gruppi bancari come Intesa, Banca Popolare di Milano e Capitalia, già vice presidente di Banca Monte Parma, ad del Banco di Sicilia e di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, attualmente presidente del comitato Esecutivo e consigliere di amministrazione di Carige. Nel posto di ad viene confermato Cristiano Carrus.

I nomi del futuro cda targato Fondo Atlante

Beniamino Anselmi

Beniamino Anselmi

Gli altri consiglieri sono Sabrina Bruno (docente di diritto ed economia all’Università Luiss Guido Carli di Roma, esperta di diritto commerciale con particolare riguardo ai mercati bancari ed assicurativi, membro del consiglio di amministrazione e del comitato controllo e rischi di Snam SpA), Maria Lucia Candida (presidente di Quorum SGR, ha ricoperto ruoli di vertice in diversi gruppi nazionali, fra cui Istituto di Credito Sportivo, Neos Banca, Carisbo e Sanpaolo Imi), Giorgio Girelli (già ad di Banca Generali e direttore generale di Prime SpA, attualmente membro del consiglio di gestione di Banca Popolare di Milano), Massimo Lanza (già ad di società del gruppo Intesa e oggi membro del cda della Fondazione di Venezia, di cui è stato direttore per diversi anni), Maurizio Lauri (commercialista e già presidente del collegio sindacale di Unicredit ed Acea), Alberto Pera (nel cda di Enel, è stato segretario generale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e consigliere del Ministero dell’Industria ed economista per Fmi), Daniela Toscani (già responsabile pianificazione e sviluppo della Mittel, responsabile strategia e progetti speciali del London Stock Exchange Group ed in precedenza di Borsa Italiana), Marco Ventoruzzo (docente di diritto commerciale alla Bocconi di Milano e alla School of Law della Pennsylvania State University), Alessandra Zunino de Pignier (commercialista sindaco effettivo di Terna e di Gefran).

Quaestio: “Azione di responsabilità e benefici per soci storici”

«Quaestio chiederà al nuovo Consiglio di Amministrazione di proseguire con impegno e celerità in tutti i passi necessari per un’azione di responsabilità nei confronti di chi si è reso colpevolmente responsabile del dissesto della banca – si legge nella nota diffusa dal fondo presieduto da Alessandro Penati –. Quaestio sottoporrà al nuovo Consiglio di Amministrazione proposte al fine di facilitare la risoluzione del problema delle sofferenze per rafforzare la Banca e accelerare il suo risanamento e rilancio. Infine studierà delle modalità opportune affinché gli azionisti storici, che sono stati gravemente danneggiati, possano beneficiare in modo equo dell’auspicato rilancio della loro Banca».

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