Banco Popolare cede 33,9 milioni di crediti in sofferenza

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Banco Popolare prosegue con l’operazione di smaltimento dei crediti in sofferenza. Una nuova operazione è stata conclusa per 33,9 milioni di euro di controvalore. Crediti ceduti dalla banca con sede centrale a Verona con la formula pro-soluto, ovvero senza obblighi da parte del cedente – cioè dell’istituto di credito – di rispondere dell’eventuale inadempienza da parte del debitore. L’istituto di credito ha in corso l’aumento di capitale da 1 miliardo di euro, propedeutico al rafforzamento patrimoniale in vista della fusione con Banca Popolare di Milano. Il periodo di opzione sull’aumento per i già azionisti della banca è cominciato il 6 giugno e si conclude oggi, 22 giugno 2016.

Il portafoglio di crediti in questione, fanno sapere dal Banco Popolare, riguarda prestiti di prevalente natura fondiaria, con sottostanti ipoteche immobiliari. Dei 33,9 milioni di euro di valore, 29,4 sono classificati come secured, mentre i restanti 4,5 milioni di euro sono classificati come unsecured. L’addebito a conto economico della cessione, per Banco Popolare, ammonta a poco più di 3 milioni di euro.

La cessione è stata perfezionata in blocco ai sensi della Legge 130/1999 e comporta per il gruppo Banco Popolare il reale e definitivo trasferimento dei rischi di credito connessi alle partite cedute. L’operazione si va ad aggiungere a quella che si è conclusa due giorni fa con Banca Ifis che ha portato alla cessione di crediti chirografari per 152 milioni di euro. Nel complesso, la somma delle due distinte operazioni comporta la cessione di 185,9 milioni di euro di crediti in sofferenza.

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