Veneto Banca, azioni verso i 10 centesimi

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Da un minimo di 10 centesimi a un massimo di 50 centesimi: è questa la forchetta di prezzo delle azioni di Veneto Banca che sarebbe stata fissata ieri 30 maggio 2016 durante un cda fiume, cominciato alle 15 e finito a tarda sera. Ma non c’è ancora l’ufficialità del prezzo. La conferma dovrebbe arrivare nel pomeriggio: oggi il presidente Stefano Ambrosini e i vertici dell’istituto sono a Roma per la relazione annuale del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Le indiscrezioni, però, vanno tutte in quella direzione: di fatto una replica di quanto già accaduto in Banca Popolare di Vicenza, dove a fine aprile il cda ha stabilito una forchetta da 10 centesimi a 3 euro, e subito dopo Fondo Atlante ha comprato la quasi totalità dell’aumento di capitale al prezzo minimo, 10 cent.

Lo stesso destino che sembra attendere la banca di Montebelluna, dopo la fase di pre-marketing iniziata il 20 maggio e durata dieci giorni. I sondaggi fra gli investitori non sembrano aver avuto riscontri positivi, e così si attende a ore la conferma del prezzo. Che per i quasi 90mila azionisti di Veneto Banca significa di fatto l’azzeramento del valore del proprio pacchetto azionario passando dalle stelle alle stalle nel giro di un anno: l’azione valeva 39,5 euro fino al 17 aprile 2015, quando l’assemblea dei soci approvò il taglio a 30,5, poi in dicembre il valore per il recesso fissato a 7,3 euro. E ora, se la notizia sarà confermata, l’atterraggio a un decimo di euro.

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