Guidolin e gli altri: ecco i soci «beffati» della Popolare di Vicenza

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Un uomo concreto, in campo e fuori, come Francesco Guidolin, ora allenatore dello Swansea, ma in passato guida – mai dimenticata – del Vicenza. Tradito proprio dalla Banca Popolare della città che gli ha dato successo, di cui è socio: 900mila euro andati in fumo. Bruscolini, in fondo, rispetto ai fratelli Ravazzolo, che nella Banca avevano quote per 80 milioni di euro. Ma le perdite dei soci del Banco Popolare di Vicenza non risparmiano, oltre al profano, anche il sacro: l’Ordine dei Servi di Maria ci ha lasciato due milioni di euro, la Diocesi uno e mezzo. Sono questi alcuni nomi dei soci svelati oggi dal Corriere della Sera. Fra i citati anche il patron di Valtur, l’imprenditore montenegrino Franjo Ljuljdjuraj e altri ancora.

La beffa è doppia: il nuovo amministratore delegato, Francesco Iorio, ha uno stipendio di 878mila euro ma ha ricevuto, una tantum, una buonaentrata da 1,8 milioni di euro. L’ex presidente Giovanni Zonin aveva uno stipendio ancora superiore, un milione di euro. Samuele Sorato, l’ad uscente, ha contrattato una buona uscita da 2 milioni di euro. Una situazione paradossale, per una Banca sempre più nell’occhio del ciclone.

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