Unipd controcorrente: calo delle tasse e più borse studio

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Riduzione delle tasse per tutti, in particolare per gli studenti meritevoli, “restituzione” da parte dell’Università di Padova delle borse di studio che, causa cambio dei parametri da parte del Governo, oltre 1500 studenti non hanno ricevuto. Ovvero: sei milioni di euro stanziati per passare dalle parole ai fatti. È questa la cifra che verrà stanziata dall’Università di Padova come piano straordinario per il diritto allo studio. In particolare, questa cifra andrà ad abbassare le tasse universitarie e di fatto a “risarcire” le famiglie che, dopo i nuovi criteri di calcolo di Isee e Ispe, si sono ritrovate da un anno all’altro con i figli esclusi dal ricevere le borse di studio, senza che la loro situazione economica fosse effettivamente cambiata.

Borse di studio “restituite” a più di 1.500 studenti

Dei sei milioni di euro stanziati dall’Università, 1,3 saranno utilizzati per erogare borse di studio. «In Italia lo scorso anno – ha dichiarato il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto – sono state erogate 120mila borse di studio, contro le 620mila della Germania. I dati per quest’anno sono ancora in calo e stando alle nostre previsioni non supereranno le 109mila. La nostra vuole essere una misura in controtendenza per garantire a tutti il diritto allo studio». In particolare, 1milione e 10mila euro andranno a risarcire i 1.582 studenti dell’Università patavina a cui nel 2015, per effetto dei nuovi indicatori, è stata negata la borsa di studio. Ad essere sotto accusa è l’Ispe, l’indicatore della situazione patrimoniale che avrebbe escluso a questo numerose famiglie che si sono ritrovate ad essere più ricche pur senza aver guadagnato un centesimo di più.

“Potevamo assistere, abbiamo scelto di intervenire”

«Potevamo assistere e abbiamo scelto di intervenire. – ha dichiarato il prorettore dell’Università Renzo Guolo – Noi non possiamo infatti intervenire sulle graduatorie Isee, ma si è deciso comunque di venire incontro alle esigenze delle famiglie. In generale – continua Guolo – si è assistito negli ultimi anni in Italia all’arresto dell’ascensore della mobilità sociale. È un problema enorme non solo per l’Università, ma per tutta la società italiana».

4,7milioni per ridurre le tasse universitarie

Alla riduzione delle tasse universitarie verranno stanziati 4,7milioni di euro, che verranno attivati nel corso del prossimo anno accademico. La modalità con cui verranno ridotte le tasse universitarie – in cui il merito avrà un ruolo fondamentale – verrà discussa nelle prossime settimane anche con i rappresentanti degli studenti. Proviamo a fare qualche ipotesi: se la riduzione delle tasse venisse spalmata in modo uniforme su tutti gli studenti d’Ateneo (come stanno pensando di fare altre Università italiane), lo sconto medio risulterebbe poco superiore agli 80 euro. Ma Rizzuto ha assicurato che, d’accordo con gli studenti stessi, si privilegerà il merito e le fasce più basse. In altre parole: uno studente meritevole con un nucleo familiare dal reddito medio-basso potrebbe ricevere uno sconto anche di 200 euro.

«In Italia abbiamo solo il 19% di laureati – afferma Rizzuto – contro una media che negli altri paesi europei, come Francia e Germania, si aggira intorno al 40%. È stato calcolato che uno studente laureato riesce a far guadagnare economicamente allo Stato, tolto il costo diretto delle tasse, 80mila euro. È quindi fondamentale incentivare il diritto allo studio, consentendo agli studenti di portare a termine il loro percorso di studi, senza che questo avvenga a discapito della qualità».

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