BpVi e Veneto Banca, Intesa pronta a comprare (per 1 euro) le "good bank"

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Banca Intesa Sanpaolo è disponibile ad acquisire ad un prezzo simbolico di 1 euro di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma ad alcune condizioni, come l’esclusione dei crediti deteriorati e il No a sostenere aumenti di capitale. Lo schema sarebbe dunque quello di una o due “good bank” che salvino i patrimoni e parti sane dei due istituti. Uno schema che è stato approvato dal cda di Intesa Sanpaolo riunito oggi 21 giugno 2017, con l’avvertenza che «la disponibilità di Intesa Sanpaolo all’operazione esclude pertanto aumenti di capitale» come si legge in una nota del gruppo bancario

«Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo riunitosi oggi – si legge nel comunicato – ha deliberato con voto unanime la disponibilità all’acquisto di certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, purché a condizioni e termini che garantiscano, anche sul piano normativo e regolamentare, la totale neutralità dell’operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo Intesa Sanpaolo. La disponibilità di Intesa Sanpaolo all’operazione esclude pertanto aumenti di capitale».

La nota prosegue così: «La disponibilità di Intesa Sanpaolo riguarda l’acquisizione di un perimetro segregato che esclude i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), i crediti in bonis ad alto rischio e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all’acquisizione».

Necessaria per arrivare in porto nell’operazione è secondo la banca «una cornice legislativa, approvata e definitiva, che, fra l’altro, assicuri le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi della totale neutralità dell’operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo», la copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione e la sterilizzazione di rischi, obblighi e impegni comunque avanzati nei confronti di Intesa Sanpaolo per fatti antecedenti la cessione o relativi a cespiti e rapporti non compresi nelle attività e passività trasferite».

Cgil: disponibilità Intesa positiva

Per il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale è «importante e positiva la disponibilità messa in campo da Intesa San Paolo per risolvere la situazione di crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza». Secondo il dirigente del sindacato dei bancari Cgil «solo in questo modo, con la scelta dell’ad Messina che così facendo conferma di operare anche nell’interesse generale del Paese, si potrà superare uno stato d’incertezza che dura ormai da troppo tempo, mettendo così in sicurezza le due banche venete e dando finalmente uno sbocco al confronto aperto da mesi con Bruxelles».

«Siamo consapevoli – prosegue Agostino Megale – dei problemi e delle difficoltà che comporta l’insieme dell’operazione. Per questo il governo deve fare fino in fondo la sua parte garantendo tutte le condizioni per evitare drammi sociali sul fronte dell’occupazione. In ogni caso saremo unitariamente a Bruxelles l’11 luglio per sostenere le nostre ragioni dinanzi alla commissione europea».

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