Morti sul lavoro, in Veneto il 2017 inizia male: 13 nei primi due mesi

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Comincia male il 2017 per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro in Veneto, e un po’ in tutta Italia. La triste contabilità è raccolta dalla Cgia di Mestre che ha elaborato i dati dell’Inail.

Nei primi due mesi dell’anno sono stati già 13 i morti sul lavoro in Veneto, 5 in più rispetto ai primi due mesi del 2016 (quando erano stati 8). L’incremento è del 62,5%, quasi il doppio della media nazionale che vede un aumento dei morti sul lavoro del 33,7%.

Dopo l’Abruzzo – dove hanno inciso le tragedie dell’hotel Rigopiano distrutto da una valanga e della caduta dell’elicottero di soccorso a Campo Felice – e la Lombardia, con 19 morti sul lavoro ciascuna, il Veneto è la terza regione con più decessi.

In crescita anche gli infortuni, anche se con percentuali meno nette: +3,9% il conteggio degli infortuni in Veneto nel confronto fra i primi due mesi del 2016 e lo stesso periodo del 2017. La media nazionale è +1,9%. In termini assoluti, in Veneto, si sono registrati 429 infortuni sul lavoro in più, passando da 10.944 a 11.373.

«L’ennesima tragedia avvenuta lungo la tratta ferroviaria Bolzano-Brennero – dichiara il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia di Mestre Paolo Zabeo – ci impone di ribadire con forza che non possiamo più accettare oltre 1.000 morti e quasi 700 mila infortuni l’anno. Questi drammi vanno combattuti con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attività, penso al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza».

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