Voucher, Confcommercio contro la proposta di riservarli solo alle famiglie

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Voucher al centro del dibattito economico. Confcommercio Veneto boccia la proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti di escludere le imprese dall’uso dei buoni lavoro: «Voucher solo a famiglie e imprese senza addetti? Così si butterebbe il bambino con l’acqua sporca» è il commento del presidente dell’associazione dei commercianti Massimo Zanon.

«Siamo favorevoli al corretto utilizzo dei buoni, che rappresentano anche per gli imprenditori l’unico strumento attualmente disponibile per remunerare prestazioni saltuarie e occasionali – dichiara Zanon –. La volontà espressa dal ministro Giuliano Poletti di escludere le imprese dall’utilizzo dei voucher, limitando di fatto il lavoro accessorio esclusivamente alle famiglie, lascerà senza risposte tutte quelle prestazioni occasionali che nelle imprese non possono essere inquadrate in rapporti di lavoro tradizionale».

«Se il testo-base predisposto dalla Commissione Lavoro della Camera sarà confermato – prosegue il presidente di Confcommercio Veneto – riporterebbe indietro il mercato del lavoro e cancellerebbe l’opportunità di rapporti d’impiego occasionali, che con i voucher vengono regolamentati, sono tracciabili e legali. Ciò non toglie che possano e debbano essere migliorati, oltre che controllati in caso di abuso».

Secondo Confcommercio Veneto per le imprese del terziario i voucher rappresentino una soluzione all’esigenza di flessibilità che le caratterizza, a cominciare da quelle del turismo e della ristorazione. In Veneto nel 2016 ne sono stati erogati 18,5 milioni, con un incremento del 21,8% rispetto al 2015. Dopo la Lombardia (con 27 milioni di voucher) è la seconda regione per numero di buoni utilizzati.

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