La serata salta: Assopopolari chiede 100mila euro al Comune di Treviso

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Una serata nemmeno cominciata. Con tanto di strascichi giudiziari: l’Assopopolari Venete (sintesi del vero nome Associazione Soci Banche Popolari Venete) chiede 100mila euro di danni al comune di Treviso per la mancata apertura, lo scorso 9 marzo, dell’Auditorium Stefanini, dove era in programma un evento organizzato dall’associazione. Ecco la lettera di diffida mandata dall’avvocato Pietro Guidotto al Comune di Treviso.

«Formulo la presente in nome e per conto dell’Associazione Soci Banche Popolare Venete (in breve “Assopopolari Venete”) – che mi legge in copia per opportuna conoscenza – la quale lamenta una serie di disservizi e ritardi accaduti in occasione dell’evento dalla stessa organizzato e promosso dal titolo “Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Rimborsi ai soci: prendere o lasciare?”, tenutosi in data 09.03.2017, dalle ore 20.15 alle ore 23.45, presso l’Auditorium Stefanini di via III Armata n. 35.

In particolare, la predetta Associazione lamenta il fatto che, nonostante la richiesta inviata a codesta Amministrazione e protocollata al n. 28466 del 03.03.2017, a seguito della quale veniva concesso in uso gratuito all’associazione l’utilizzo dell’Auditorium de quo, all’ora prestabilita (ore 20.15), nessuno provvedeva ad aprire le porte, né tantomeno perveniva in un lasso di tempo ragionevole un addetto/bidello/portiere con le chiavi per permettere l’apertura e l’ingresso in sala della notevole folla di persone radunatasi davanti l’ingresso principale. Peraltro, mi viene riferito, che stante il notevole afflusso di persone interessate ad un così attuale tema, di grande rilevanza sociale ed economica, gli organizzatori dell’Associazione si prodigavano per calmare le tensioni degli utenti, iniziando addirittura a tenere il convegno nel piazzale adiacente l’Auditorium.

E’ evidente che in siffatto disagio, dovuto al freddo, al buio, alla mancanza di idonei strumenti audio/video molte persone abbandonavano l’evento, addebitando ogni disservizio non certo ad un errore di comunicazione e/o disservizio dell’Amministrazione, in particolare dell’Ufficio Cultura, bensì proprio all’Assopopolari Venete stessa con grave danno all’immagine ed alla professionalità della medesima.

Ciononostante, dopo circa due ore, ovverosia alle ore 21.45 finalmente venivano aperte le porte della Sala grazie all’intervento del Preside dell’adiacente Istituto Stefanini, il quale, non disponendo della chiavi dell’ingresso principale, si limitava ad aprire le porte laterali secondarie e d’emergenza.

In siffatta confusione e disorganizzazione esclusivamente imputabile alla responsabilità in primis degli Uffici comunali addetti ed in secondo luogo a chi ha in gestione l’utilizzo dell’Auditorium, l’Associazione Soci Banche Popolari Venete ha patito un ingente danno, dovuto da un lato alla perdita economica quantificata in € 3.000,00 (relativa agli oltre 1.000 inviti spediti, spese postali e di cancelleria inerenti, stampa manifesti/locandine, pubblicità dell’evento, ecc.) e dall’altra al grave ed irreparabile danno all’immagine quantificato in una somma non inferiore ad € 100.000,00 di cui si chiede in questa sede il ristoro. Tanto premesso, Vi invito e diffido entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della presente a provvedere al risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi dall’Associazione mia assistita come sopra quantificati, con espresso avvertimento che, in difetto, la medesima si vedrà costretta a rivolgersi alla competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti ed interessi, nessuno escluso, con aggravio di costi e spese a Vostro esclusivo carico».

 

Ti potrebbe interessare