Electrolux deve restituire migliaia di ore di ferie a 120 dipendenti

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Erano in ferie, ma non lo sapevano, perché l’azienda non glielo aveva mai comunicato. Electrolux Italia è stata condannata a restituire migliaia di ore di ferie a 120 dipendenti, a cui avrebbe illecitamente applicato pacchetti di ferie, a ridosso o in sostituzione di ore di cassa integrazione, senza comunicarlo ai lavoratori né ai sindacati. È stata la Rsu della Electrolux di Susegana (Treviso) a fare ricorso al tribunale di Pordenone sottolineando come fra il 2012 e il 2013 l’azienda aveva conteggiato nelle loro buste paga ore di ferie che i dipendenti non avevano effettivamente goduto. Il giudice del lavoro di Pordenone – dove Electrolux Italia ha la sede legale – Angelo Riccio Cobucci ha stabilito che i pacchetti di ferie, che secondo la Rsu sono compresi fra le 20 e le 80 ore per ciascun dipendente, debbano essere ripristinati.

Il giudice del lavoro «ha condannato l’azienda a ripristinare il monte ore ferie per ciascuno dei 120 lavoratori ricorrenti con la busta paga di luglio 2016, in consegna in questi giorni» dicono le Rsu della multinazionale che produce elettrodomestici, che ora ha 60 giorni di tempo per fare ricorso. Le ferie, scrive il giudice nel dispositivo, devono essere «considerate momento che consenta al lavoratore di reintegrare le proprie energie psico-fisiche, e, pertanto, il potere discrezionale del datore di lavoro di fissare l’epoca dell’astensione non è da intendersi privo di vincoli. L’azienda, quindi, dovrà tener conto degli interessi del dipendente al punto da assumere l’obbligo, nei confronti di quest’ultimo, di una comunicazione con un preavviso utile a consentirgli di organizzare in modo conveniente il riposo concesso». Non solo: le ferie devono avere «valenza continuativa e pertanto come sentenziato non frazionata in singoli giorni o a ore».

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