
Realtà virtuale immersiva per la sicurezza sulle navi, così si riducono i tempi di apprendimento del personale
Una piattaforma software di realtà virtuale immersiva per addestrare il personale a bordo nave, permettendo agli addetti di affrontare scenari critici come fughe di gas, incendi o altri pericoli, con una modalità di apprendimento veloce ed efficace grazie ad appositi visori 3D. Uno strumento che contribuisce a migliorare la gestione delle emergenze sulle navi, in particolare quelle con propulsione a gas, e a garantire maggiore sicurezza e sostenibilità. È questo l’obiettivo raggiunto dal progetto di ricerca Hi4Training, sviluppato dalle aziende triestine MES – Marine Engineering Services ed ENGYS nell’ambito dell’ecosistema di SMACT, il Competence Center del Nordest che supporta le imprese nei loro percorsi di trasformazione digitale e tecnologica.
Nel corso dei mesi, per realizzare la piattaforma di realtà immersiva sono stati creati ambienti 3D dettagliati, che riproducono spazi e componenti delle navi. Questi modelli sono stati integrati in un ambiente di realtà virtuale avanzato, progettato per offrire al personale esperienze che simulano situazioni operative complesse in totale sicurezza, riducendo al contempo i tempi di apprendimento e aumentando l’efficacia della formazione. Le simulazioni realistiche sono basate su intelligenza artificiale e dati ad alta fedeltà ottenuti con software CFD open-source. La piattaforma è stata infatti progettata per essere modulare e personalizzabile, consentendo di monitorare la preparazione dello staff tramite KPI dedicati e, nel prossimo futuro, potrebbe espandere le sue applicazioni in diversi settori, non solo nel campo navale, ma anche su impianti industriali e piattaforme petrolifere.
«Rispetto ai corsi tradizionali questo strumento garantisce di creare un ambiente immersivo che induce un apprendimento potenziato a livello neuronale, con un’efficacia decisamente superiore rispetto ad una trasmissione di concetti teorici e poco pratici» dichiara Marco La Valle, direttore generale di MES. «Siamo alle fasi conclusive del progetto di ricerca e sviluppo. Sono state analizzate numerose situazioni di emergenza e pericolo, e abbiamo identificato 4 scenari che abbiamo deciso di riprodurre nell’ambiente virtuale. Abbiamo inoltre avuto modo di organizzare due workshop per presentare il progetto ad un numero selezionato di stakeholder e raccogliere suggerimenti: il feedback è stato ampiamente positivo. Riteniamo che in futuro la piattaforma possa essere sfruttata su navi con diversi tipi di propulsione, quindi non solo a gas ma anche a metanolo, ma anche nell’offshore e in campo industriale».
«Il progetto è caratterizzato da una complementarità di competenze scientifiche e da una contaminazione di conoscenze, sia per l’utilizzo di diversi strumenti numerici avanzati che per i diversi approcci metodologici per la risoluzione dei problemi» dichiara Emiliano Costa, Programme Manager di ENGYS. «Dalla modellazione geometrica CAD degli ambienti della nave, a strumenti di grafica e di rendering, a software per la realtà virtuale fino a strumenti di fluidodinamica computazionale per valutare nel tempo l’espansione dei gas all’interno degli ambienti. Tutte queste competenze sono state messe a frutto in maniera sinergica e rappresentano il vero valore aggiunto del progetto».
Hi4TrAIning ha visto la collaborazione di due realtà parte dell’ecosistema di SMACT: HCI Lab – Human-Computer Interaction Laboratory – del Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche dell’Università degli Studi di Udine, che ha riprodotto gli scenari di addestramento in alta fedeltà tramite realtà virtuale, e SISSA mathLab, una unità di ricerca nell’area matematica della SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dedicata alle interazioni tra la matematica, le sue applicazioni e le metodologie emergenti ad essa collegate. Al progetto ha collaborato anche mareFVG, il cluster dedicato alle tecnologie marittime della Regione Friuli-Venezia Giulia.