Coronavirus, Assindustria Venetocentro in rivolta: «Governo irresponsabile, si dimetta»

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«Per il bene di tutti il Governo si dimetta, si dia spazio ad un Governo istituzionale che si assuma la responsabilità di portare il Paese fuori da questa emergenza». É una presa di posizione senza precedenti quella di Maria Cristina Piovesana, presidente di Assindustria Venetocentro. Il contesto è la gestione della “crisi Covid-19” e le scelte sfociate nel decreto del Presidente del Consiglio che di fatto “sigilla” – assieme alla Lombardia e ad altre 11 province – i territori di Padova, Treviso e Venezia. E proprio nei bacini di Padova e Treviso hanno sede, lo ricordiamo, le imprese che l’associazione – frutto della fusione di due territoriali di Confindustria – rappresenta.

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«Abbiamo seguito dal principio, con responsabilità ed equilibrio, l’evolversi della situazione e i provvedimenti adottati dal Governo e raccomandato alle imprese di attenersi assolutamente alle misure e comportamenti indicati e continueremo a farlo – dichiara Piovesana in un comunicato diffuso nel pomeriggio di domenica 8 marzo -. Anche se sulla base di altre informazioni disponibili il provvedimento sembra essere oggettivamente sproporzionato. Condividiamo l’esigenza prioritaria di contenimento dell’emergenza sanitaria. Ma contestiamo duramente l’improvvisazione e l’imprudenza con cui ieri è stata gestita la definizione del decreto con il rincorrersi di bozze e indiscrezioni che hanno creato disinformazione e allarme nella comunità veneta e nazionale e nelle relazioni anche internazionali di persone ed imprese, dando palese dimostrazione di incapacità nel gestire l’emergenza e le sue implicazioni. Lo consideriamo il modo più sbagliato di affrontare una fase indubbiamente difficile. Questo Governo ha dimostrato di essere inadeguato a gestire una emergenza di questa portata e di non avere il profilo di autorevolezza indispensabile a garantire la tenuta del nostro Paese e la sua credibilità internazionale. Per il bene di tutti il Governo si dimetta, si dia spazio ad un Governo istituzionale che si assuma la responsabilità di portare il Paese fuori da questa emergenza».

«Stiamo attraversando un momento particolarmente impegnativo, come cittadini e come imprenditori che hanno nel dna la connessione e l’apertura al mondo – dichiara il presidente vicario Massimo Finco -. Una situazione senza precedenti che ha determinato gli ultimi drastici provvedimenti del Governo e che richiede a tutti senso di responsabilità, ma anche evitare azioni maldestre e improvvisazioni che generano stati di ansia autolesionisti e controproducenti e che ci stanno isolando. Ascoltare la scienza per tutelare la salute pubblica è senz’altro una priorità. Ma al contempo la politica ha il dovere di fare sintesi e di tutelare anche le ragioni dell’economia senza la quale diventa a rischio anche la tutela della salute. È necessario quindi tutelare anche le nostre straordinarie imprese e i loro collaboratori che, insieme, tengono in piedi il Paese e stanno dando nelle circostanze avverse un esempio di serietà e di resistenza. Non possiamo correre il rischio di distruggere il tessuto socio-economico del Nord produttivo. L’improvvisazione con cui è stata gestita questa emergenza motiva la nostra richiesta di un cambio di passo e di una guida istituzionale salda e sicura che accompagni il Paese fuori dall’emergenza sanitaria ed economica. È indispensabile un grande piano di rilancio di immagine e reputazione del nostro Paese nel mondo. Come sistema associativo e come imprese siamo pronti a sostenerlo».

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