Emergenza casa, fondo garanzia per lavoratori: Camera di Commercio di Padova firma il patto per l'abitare di Comune e Cariparo
Favorire l’accesso al mercato degli affitti per i lavoratori delle imprese del territorio padovano: questo l’obiettivo alla base dell’adesione della Camera di Commercio di Padova al Patto per l’Abitare, sottoscritto dal Comune di Padova e Fondazione Cariparo con una rete di associazioni di categoria e ordini professionali del territorio.
Un’adesione – presentata questa mattina in conferenza stampa dal Presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono e dall’assessora alle Politiche Abitative del Comune di Padova Francesca Benciolini – accompagnata da uno stanziamento, da parte dell’ente di Piazza Insurrezione, di 100mila euro a sostegno del Fondo solidale per la garanzia degli affitti istituto nell’ambito del patto. La quota stanziata dalla Camera di Commercio – codificata da un apposito regolamento – sarà dedicata specificamente ai Lavoratori e gestita come un comparto autonomo del fondo. In questo caso infatti la richiesta-segnalazione dovrà arrivare dalle imprese del territorio della provincia di Padova, che potranno chiedere l’intervento del fondo a sostegno di lavoratori che
intendano abitare in affitto nel territorio del Comune di Padova.
Il fondo, promosso da Etisos Foundation, non prevede contributi economici diretti agli inquilini, ma copre, per l’intera durata del contratto, fino a 18 mesi di canone in caso di morosità volontaria e involontaria, tutelando il locatore e abilitando la stipula di contratti altrimenti esclusi. Al termine del contratto, le risorse impegnate rientrano nel fondo e vengono riutilizzate. Questo meccanismo rende lo strumento sostenibile nel tempo, perché ogni donazione iniziale non si esaurisce con il primo utilizzo, ma può essere reimpiegata più volte. L’innovazione del fondo sta proprio in questa struttura mutualistica, che lo distingue da altri strumenti tradizionali. Non è un sussidio diretto che rischia di alimentare assistenzialismo, ma un dispositivo che responsabilizza entrambe le parti e le accompagna dentro un rapporto di fiducia. Non è una fideiussione bancaria, perché non comporta interessi, commissioni o logiche speculative, ma una garanzia etica costruita intorno alla solidarietà.
Non è una misura temporanea, perché il meccanismo rotativo assicura continuità e possibilità di impatto a lungo termine. Un ulteriore beneficio del fondo è la crescita della fiducia nel mercato degli affitti, che diventa così più dinamico e accessibile, con un effetto moltiplicatore. Esperienze simili consolidate in altri Paesi dimostrano l’efficacia di questo approccio: per ogni euro garantito, si attivano in media quasi 4 euro di affitti.
«Il tema del disagio abitativo si riflette inevitabilmente anche sul tessuto economico – è la riflessione di Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova le nostre imprese in alcuni casi fanno i conti con la difficoltà di attrarre personale anche perché i lavoratori che sarebbero disponibili a trasferirsi poi rinunciano perché non trovano soluzioni abitative. Un tema emerso con forza anche all’inizio di quest’anno in occasione dell’incontro con il vescovo Claudio Cipolla, che ha lanciato alla Camera di Commercio e alle categorie economiche l’invito a ricercare insieme risposte all’emergenza. In questi mesi abbiamo preso parte attivamente al percorso partecipativo di co-design coordinato dal Comune di Padova e l’adesione al Fondo rappresenta un primo significativo passo, nella consapevolezza che di fronte alla portata di questa sfida il sistema pubblico da solo non può fornire le risposte, ma servono nuovi modelli di welfare territoriale che integrino pubblico e privato». Anche a partire da questa considerazione il Fondo nasce come strumento aperto, con la possibilità da parte delle aziende di aderire con una donazione.
«Ringrazio la Camera di Commercio – aggiunge Francesca Benciolini, assessora alle Politiche Abitative del Comune di Padova – per aver creduto nel progetto che stiamo perseguendo da due anni con un lavoro metodico e partecipato da molti soggetti della nostra città. Dare risposte possibili e concrete sulla casa e il diritto all’abitare è il nostro obiettivo comune. Il Patto che sottoscriviamo e che vede ad oggi la firma di una trentina di enti, riconosce il problema e avvia una serie di soluzioni ed impegni: l’agenzia Padova per abitarci, il Fondo solidale per un abitare accessibile con la regia di Etisos Fundation ets, le misure che ogni ente sta mettendo in atto in uno spirito di condivisione e concretezza. Sappiamo che il tema ha bisogno di una cornice regionale e nazionale e su questo ci stiamo impegnando tenacemente, ma intanto il lavoro a livello locale è fondamentale e sta producendo possibili percorsi di cui sono davvero grata ad ogni singolo ente che aderisce».
Foto di copertina: Da sx Francesca Benciolini, Antonio Santocono e Giada Storti (direttrice generale Etisos Foundation)