Safilo, Cgil sconfitta: i lavoratori approvano il referendum, sì al piano Thélios-Innovatek

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È stato approvato il passaggio dei 450 dipendenti dello stabilimento Sàfilo di Longarone, a Belluno, alle aziende Thélios e Innovatek. Con il passaggio, il bellunese si prepara a dire addio alla sua storica azienda d’occhialeria pur riuscendo a salvare i posti di lavoro.

I lavoratori hanno detto sì a larghissima maggioranza al piano Thélios-Innovatek, che prevede il passaggio dei lavoratori alle due aziende. Dei 446 dipendenti, hanno votato in 318, sui 357 presenti nello stabilimento di Longarone. Il sì ha raggiunto le 265 schede, (l’83,3%), mentre il no si è fermato a 22 voti (6,9%). Spiccano però le schede bianche e nulle  rispettivamente di 23 e 8 (ossia il 9,8%). Una percentuale che testimonia la spaccatura emersa negli ultimi mesi all’interno del mondo sindacale, con Uil e Cisl favorevoli al piano di cessione e la Cgil fortemente contraria.

In ogni caso, l’esito del referendum sancisce il varo del piano, che sarà sottoscritto formalmente domani,  5 settembre, in Regione. Il piano consiste nel trasferimento delle 250 unità in forza al comparto della galvanica a Thélios, player dell’occhialeria di Longarone controllato dalla holding francese del lusso Lvmh, e delle rimanenti a Innovatek, un nuovo gruppo fondato dall’imprenditore friulano Carlo Fulchir.

Il passaggio in entrambi i casi avverrà a scaglioni entro il 2025. In attesa dell’ingresso in organico, i lavoratori saranno coperti dalla Cassa integrazione a cui si aggiunge una quota messa a disposizione da Sàfilo tale da ripristinare l’originario livello di retribuzione. L’azienda padovana, controllata dal fondo olandese Hal, assicurerà anche un gettone di 1.500 euro, alla firma della liberatoria per i lavoratori destinati a Thélios e di 2.500 euro a quelli che dovrebbero essere assorbiti da Innovatek. Per questi  ultimi è riservata l’opzione di incentivi pari a quattro mensilità per un massimo di 50 addetti, e la copertura della Cig fino a quattro anni per chi, prossimo al pensionamento, scegliesse di non rientrare alle linee di produzione.

“Siamo soddisfatti” spiega Gianni Boato, il segretario generale della Femca Cisl Belluno-Treviso, “avevamo la consapevolezza che, trattandosi di un ottimo accordo, i lavoratori e le lavoratrici avrebbero espresso il parere favorevole con una maggioranza importante. Oggi inizia una nuova fase in cui sarà fondamentale verificare che vengano rispettati tutti gli impegni presi dalle società subentranti. In particolare, non possiamo non tenere conto dei dubbi e delle perplessità che riguardano in particolare il progetto di Innovatek”. Nei confronti che hanno preceduto il via libera definitivo, alla disponibilità all’intesa di Femca Cisl e Uiltec Uil si è sempre contrapposta la contrarietà della Filctem Cgil secondo la quale il piano industriale di Innovatek non sarebbe credibile.

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