Porto di Venezia, traffici in calo del 4,7% nel primo semestre dell'anno. Chioggia -28,1%

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Cala del 4,7% il traffico del porto di Venezia nel primo semestre del 2023, assestandosi su un volume di 12.342.769 tonnellate. Crescono in compenso i traffici ferroviari – al centro anche dei criteri per l’aggiudicazione delle nuove concessioni – del +4,1% in termini di numero di treni (2.423) e del +6% in termini di tonnellate movimentate (1.128.855 ton). In questo contesto ERF (Esercizio Raccordi Ferroviari) – la spa mista pubblico-privato con il controllo pubblico esercitato dall’Autorità di Sistema che opera a Porto Marghera – ha conseguito, prima impresa italiana a farlo, il certificato di sicurezza europeo ERA che le consente di operare su rete RFI nei prossimi 5 anni.

A sostenere le rinfuse solide, che si attestano su un +3,2%, sono soprattutto i cereali grazie a un aumento di circa il +150%, a conferma di una tendenza osservata anche nel corso del 2022 quando il porto Venezia è stato tra i primi scali ad accogliere navi ucraine e si è distinto nel corso dell’iniziativa Ukraine Solidarity Lanes promossa dalla Commissione Europea. Crescono anche i prodotti metallurgici (+24%), mentre calano i prodotti chimici (-50,3%). Stabili i prodotti della categoria general cargo, +2,2%, tra i quali si distinguono positivamente quelli trasportati via Ro-ro (+13,5%).

In calo di oltre il 20% le rinfuse liquide per via di dinamiche industriali premianti la riconversione delle produzioni verso lo sviluppo di attività logistiche e i contenitori (-12,3% TEU) che risentono della situazione economica e finanziaria nazionale ed internazionale. Stabili le toccate complessive di navi che crescono del 1,1% e raggiungono le 1.368. Continua a crescere il traffico crocieristico, +123,2% passeggeri che raggiungono quota 173.991 a stagione non ancora conclusa.

Il porto di Chioggia continua a soffrire e registra un -28,1% di movimentazione merci nel primo semestre 2023, mentre il settore crocieristico conta 24.484 passeggeri tra gennaio e giugno 2023.

«I dati sui traffici relativi al primo semestre 2023 fotografano il porto veneziano in una fase di profonda evoluzione – dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio – che lo vede impegnato nel ridisegno del porto commerciale tra il rilascio di nuove importanti concessioni e la realizzazione di fondamentali opere infrastrutturali quali, ad esempio, il ponte ferroviario sul canale ovest e l’avvio dell’iter per l’affidamento dei lavori al terminal container del futuro nell’area ‘Montesyndial’ previsto per la fine dell’anno. In questo scenario trasformativo e di proiezione al mantenimento e al rilancio della competitività, lo scalo lagunare accusa le ricadute negative dovute ad alcuni fenomeni macroeconomici e registra una flessione in alcune categorie di merci anche a seguito di precise scelte di riconversione industriale in chiave green del polo produttivo di Porto Marghera. Ciononostante, il porto dimostra di saper sfruttare le sue caratteristiche di forza. Ottima, ad esempio, la risposta delle rinfuse solide e in particolare dei cereali e dei prodotti metallurgici. L’eccellenza veneziana nei raccordi ferroviari, gestita dalla partecipata ERF, ha inoltre consentito un aumento del +6% delle merci movimentate su rotaia nel primo semestre dell’anno (+21% circa nel solo secondo trimestre 2023). Si assiste infine alla ripresa costante del traffico crocieristico sia a Venezia sia a Chioggia a conferma dell’efficacia delle misure approntate dall’Autorità e dalla struttura commissariale».

Gloria Milan

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