Startup innovative, grande calo a livello nazionale. E anche in regione sono 153 in meno

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Nel primo trimestre 2023, in Veneto risultano registrate e attive 928 startup innovative, in calo di 153 unità rispetto al 1° trimestre 2022, quando erano 1.081. Contrazione osservata anche a livello nazionale: nel primo scorcio di quest’anno operano 14.029 aziende, in diminuzione di 333 unità rispetto allo stesso periodo del 2022. La Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.750. Seguono il Lazio (1.832), la Campania con 1.398, l’Emilia Romagna (1.041).

Le startup innovative, sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico. Sono questi i dati dell’analisi su questa tipologia di impresa realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, su dati 2022-2023 UnionCamere-Infocamere, Istat e Ministero del Lavoro.

“Anche nei quasi tre anni di pandemia -afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – queste hanno continuato la loro avventura imprenditoriale dando continuità alla rigenerazione del tessuto produttivo. I dati, seppur in leggero calo, dimostrano come anche in regione le idee imprenditoriali non manchino e come le nuove, e giovani, micro e piccole imprese siano attente alla potenzialità del cambiamento. Queste, infatti, pur di migliorare, sono pronte a sperimentare il più possibile i propri prodotti o servizi innovando il processo produttivo –continua il Presidente– nuovi materiali, perfezionamento di strumenti già esistenti, dispositivi tecnologici avanzati. Intuizioni che possono apportare un valido contributo e garantire una maggiore competitività alle imprese”.

“Grazie a questa costante attività di miglioramento –rimarca Boschetto– cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato veneto contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy. Il futuro dell’artigianato non può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –conclude– per questo ribadiamo come sia fondamentale che la Politica Regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale. Una sfida quotidiana che ha come protagonista il patrimonio intellettivo e creativo delle nostre imprese artigiane”.

 

Per quanto riguarda la distribuzione nazionale per settori di attività, il 76,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese come la produzione di software e consulenza informatica, per il 40,2%, l’attività di Ricerca e Sviluppo per il 14,1%, l’attività dei servizi d’informazione per 8,5%. Il 15,1% opera nel manifatturiero: su tutti la fabbricazione di macchinari al 2,8% e la fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici al 2,2%. Infine, il 3,1% opera nel commercio.

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