Scambio di territori per i fondi di confine col Trentino. Succede fra Arsiero e Laghi, nel Vicentino

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Sembra uno di quegli scambi che si compiono nei giochi di società, formando inedite alleanze. Solo che in questo caso succede per davvero fra due comuni del Vicentino: Arsiero e Laghi, uno di circa 3 mila abitanti, l’altro appena 121.

Al centro di questo “spostamento di pedine”, un laghetto che Arsiero dovrebbe cedere a Laghi, e una porzione di bosco che Arsiero riceverebbe in cambio. Per il piccolo comune significherebbe ottenere il controllo del più grande di due laghi che in realtà si presentano come una realtà paesaggistica unica, e proprio a quegli specchi d’acqua si deve il nome del paese. Non è un caso quindi che già in precedenza Laghi abbia compiuto investimenti sul laghetto in secca che, attraverso questo scambio, passerebbe ad un’unica cabina di regia.

Arsiero invece vedrebbe allargarsi il suo territorio ad un’area montana boschiva denominata “Campiluzzo”, guadagnando 130 metri di nuovo confine con il Trentino. Ciò significherebbe poter ambire ai fondi di confine, con la possibilità di presentare progetti finanziabili fino a 500 mila euro l’anno.

Per l’amministrazione questo beneficio sarebbe solo l’effetto collaterale di un’operazione che ha motivazioni e finalità differenti, come afferma al Corriere del Veneto la sindaca di Arsiero Cristina Meneghini: «Puntiamo semplicemente a un turismo omogeneo con il vicino Comune di Laghi, loro avrebbero entrambi i laghi e noi alberghi e servizi per mettere in sinergia le risorse. L’ipotetico accesso ai fondi di confine è solo una conseguenza, non l’obiettivo».

Tuttavia, proprio come accade nella metafora dei giochi di società, lo scambio ha generato malumori e polemiche da parte dell’opposizione. Tiziana Occhino, la capogruppo del centrosinistra e in passato sindaca di Arsiero, obietta che «l’unico precedente di concambio territoriale è legato ad Arcole per un’efficientamento dei servizi ma hanno scelto i cittadini con un referendum. Qui, invece è arrivata una convocazione del consiglio comunale il venerdì per il mercoledì successivo».

Va detto che la revisione della mappa non è ancora ufficiale, serve che la regione dia il proprio benestare. E inoltre, commenta la sindaca Meneghini: «Non abbiamo alcuna certezza che il Comitato per i fondi di confine decida di ampliare il numero dei comuni titolati da 48 a 49, non c’è alcuna certezza e, ribadisco, non è questo l’obiettivo, a noi interessa il turismo e il superamento del campanilismo».

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