Inflazione, per le famiglie venete le spese obbligate incidono di più: +17,2% in un anno

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L’inflazione colpisce duro sulle famiglie venete. Per loro sono in crescita le “spese obbligate”, cioè quelle che riguardano gli acquisti di alimenti e bevande, i trasporti e la casa. Secondo una stima dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2022 queste spese hanno pesato per il 59,4% sui bilanci familiari, con un’incidenza in crescita del 17,2% (185 euro) rispetto all’anno precedente.

A fronte di una spesa mensile media pari a 2.153 euro, 1.257 euro l’anno scorso sono stati “assorbiti” dagli acquisti obbligati: di cui 312 euro per benzina-gasolio e spese su mezzi pubblici, 453 euro per la manutenzione della casa e per le bollette di luce-gas-spese condominiali e, infine, 493 euro per il cibo e le bevande analcoliche. Si ipotizza che l’incidenza di questa tipologia di spesa in Veneto sia cresciuta di 3,9 punti percentuali a causa dell’inflazione.

Non crescono invece le spese complementari (o consumi commercializzabili). Nonostante nel 2022 l’aumento medio dell’inflazione si sia attestato attorno all’8 per cento, in termini assoluti l’incremento di questa tipologia di spesa si stima nullo. In altre parole, si ipotizza che negli ultimi due anni per acquistare alcolici, abbigliamento/calzature, mobili, tempo libero, ristorazione, ricettivo, istruzione, sanità, cura della persona e così via la famiglia media veneta abbia speso mensilmente 895 euro.

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