Veneto, i giovani agricoltori di Coldiretti al parlamento europeo

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I giovani agricoltori di Coldiretti sempre più impegnati nel settore: già bloccata l’agenda di impegni per l’autunno. A settembre interverranno al parlamento europeo a Bruxelles insieme a numerosi under 30, a seguire riprenderanno le attività dell’academy. Grazie al bando del Programma di Sviluppo Rurale è stato possibile aprire 282 nuove aziende agricole condotte da nuovi giovani imprenditori. Sempre più under 30 scelgono la via della campagna per sviluppare la propria imprenditoria: a oggi sono circa 2000 i giovani impiegati nel settore.

Sempre più rilievo acquisisce l’academy, la scuola socio politica sindacale con funzioni anche di laboratorio per progetti e strategie economiche, sviluppata con relatori e docenti del settore.

I giovani di Coldiretti hanno appena partecipato agli Oscar Green, premio dell’innovazione in agricoltura, riscuotendo un discreto successo con numerosi progetti performanti, segno della vocazione ecologica del Veneto.

«Anche quest’anno il Veneto ha saputo dimostrare l’abilità dei giovani imprenditori nel diversificare e accendere la scintilla del cambiamento del volto aziendale, tutto questo grazie alla legge della multifunzionalità che ha permesso di allargare gli orizzonti agroalimentari applicando la diversificazione agli indirizzi agronomici di coltivazione o allevamento», spiega il delegato di Giovani Impresa Marco De Zotti. 

Durante l’incontro si è discusso anche delle difficoltà incontrate nell’ultimo periodo come caro gasolio e speculazione prezzi, cambiamento climatico, siccità e fauna selvatica. I partecipanti hanno redatto un documento che racchiuderà le linee guida operative.

«Il Veneto ha fatto da apripista a progetti poi esportati e replicati in tutta Italia una modalità che ci rende pionieri nella militanza e protagonisti nel sistema Italia. Con la responsabilità di chi è al timone di un’impresa e contemporaneamente è dirigente di una forza sociale i giovani agricoltori sono pronti a sostenere un modello di sviluppo ecosostenibile per il Paese», conclude Marco De Zotti.

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