Turismo all'aria aperta, estate da tutto esaurito nei campeggi veneti

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Nonostante le alte temperature, ciò che quest’estate va per la maggiore è il turismo all’aria aperta. Lo confermano i dati di HBenchmark (la piattaforma che alimenta l’Osservatorio Turistico Regionale Federato del Veneto) elaborati per Faita-Federcamping Nordest. Sia le sponde dell’Alto Adriatico che quelle del Lago di Garda sono gremite di turisti.

L’occupazione delle strutture è cresciuta del 7% rispetto al 2021 e le cancellazioni sono minime. Sul Lago di Garda i campeggi e i villaggi turistici sono occupati quasi al 90% fino a settembre, con picchi di occupazione del 98% nella seconda settimana di agosto. Lo stesso dicesi per il litorale adriatico, dove la media di occupazione è dell’86,4% e raggiunge il culmine del 99% a Ferragosto.

«I risultati fin qui raggiunti e il quadro di previsione sono la riprova che il settore, soprattutto nel Veneto, regione leader dell’en plein air, gode di ottima salute», ha affermato Alberto Granzotto, presidente di Faita Nordest e Faita Federcamping Nazionale.

Aumenta, anche se timidamente, il tempo di permanenza, che è in media fra i 7 e i 14 giorni: sul lago di Garda sono gli austriaci a fermarsi per più giorni rispetto al 2021 (mediamente 1 giorno in più a giugno, a luglio, ad agosto, e fino a 2 giorni in più a settembre; la permanenza media sulle piazzole è di 1,3 giorni in più). Nei campeggi e nei villaggi turistici dell’Alto Adriatico, la permanenza media è invece in linea con l’anno scorso, fatta eccezione per settembre, dove i turisti italiani e olandesi concorrono a un incremento di oltre 1 giorno.

I vacanzieri che quest’estate hanno scelto il Veneto come meta provengono principalmente dalla Germania: si tratta infatti della metà degli ospiti presenti sul Garda e del 57% di coloro che passeranno del tempo al mare. Seguono poi i danesi, che rappresentano l’11% dei turisti sul Lago, e gli austriaci, presenti per l’8,3% sull’Adriatico. Gli italiani, invece, non sembrano amare particolarmente le vacanze al lago: corrispondono infatti solo al 4,2% dei turisti; preferiscono però il mare, dove sono presenti al 13%.

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