La digitalizzazione amplifica il business delle pmi venete: lo studio di Confesercenti

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L’osservatorio Economico Confesercenti ha condotto un’indagine sul livello di digitalizzazione di piccole e medie imprese delle province di Padova e Vicenza. I dati ottenuti indicano un’incremento in tutti i fattori tenuti in considerazione rispetto al 2019. Da questo si può dedurre che la pandemia sia stata se non positiva, almeno non dannosa per la transizione digitale.

Nel 2019 la maggioranza delle imprese adottava cambiamenti digitalizzanti principalmente per la necessità di adeguarsi agli obblighi di legge. Ecco quindi che la Pec (posta elettronica certificata), la firma digitale e la fatturazione elettronica hanno iniziato a prendere piede. Il processo di digitalizzazione è iniziato come un semplice sostituire i documenti cartacei con file digitali. Questo è il primo step da compiere per poi digitalizzare anche i processi aziendali.

L’indagine di Confesercenti, eseguita su circa 200 imprese, evidenzia come ci si stata un’accelerazione nel cambiamento di mentalità e di cultura del fare impresa. Sempre più imprenditori, il 77,4%, utilizzano Facebook e i social in generale per scopi promozionali. Cresce anche la consapevolezza dei benefici ottenibili tramite il corretto utilizzo della tecnologia: il 77% degli intervistati dichiara di aver visto un incremento della clientela mentre il 68% ha anche registrato un aumento delle vendite grazie agli strumenti online.

I risultati dell’indagine

Gli strumenti più utilizzati in ambito promozionale sono Facebook (77,4%), Instagram (52,4%), Google My Business (57,1%) e siti internet di proprietà (60,7%). Il social meno utilizzato è invece Twitter, con appena il 3,6%. Tutti i campi mostrano comunque un aumento dei dati percentuali che varia dal +22% di Google My Business ed il 5,9% di Instagram.

I benefici più comuni registrati grazie alla digitalizzazione sono un più rapido accesso alle informazioni ricercate, con un altissimo 94,12%, e un incremento sia del numero di clienti che del volume di vendite, rispettivamente registrato nel 76,47% e 67,65% dei casi.

Le innovazioni introdotte riguardano principalmente il metodo di pagamento, con i due terzi degli intervistati che hanno attivato il pagamento elettronico con Pos, casse evolute e fatturazione elettronica. La metà ha poi installato apparecchi Wi-Fi nei negozi, sistemi di comunicazione digitale con i fornitori e strategie di pubblicità e marketing digitali. Più le soluzioni diventano nuove e innovative meno sono presenti sul territorio. Solo il 15% utilizza infatti soluzioni di CRM come Business analytics, il 10% realtà aumentata e monitoraggio dei clienti negli store.

Sebbene il mondo del digitale sia sempre più presente la spesa media annuale rimane bassa, con il 50% che non spende più di 100 euro. il 29% raggiunge l’investimento annuo di 500 e appena il 20% supera questa soglia. Tra gli imprenditori che non adottato sistemi di digitalizzazione le motivazioni più comuni sono i costi elevati, la non competenza nell’uso degli strumenti e il ritenere non adeguate per la propria clientela queste tecnologie.

 

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