Nasce la prima business community delle B Corp e Società benefit venete

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Dieci aziende danno vita alla prima business community delle B Corp e Società benefit del Veneto. È l’obiettivo del progetto “BumoBee-Business Models for Benefit Enterprises”, promosso dalla Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e sostenuto dalla Regione del Veneto, che intende integrare nei modelli di business e nelle prassi organizzative delle Pmi del territorio il valore sociale e l’impatto generato dalla loro attività sulle persone, l’ambiente, la cultura, il territorio e la comunità.

Il progetto coinvolge trenta imprese che hanno fatto dell’innovazione sociale un elemento distintivo del proprio modo di pensare e fare impresa. Aziende che sono accompagnate nella misurazione dell’impatto di queste scelte e nella trasformazione in fattore altamente competitivo. Dieci di loro hanno deciso di “certificarlo” (tramite la fondazione statunitense B Lab che gestisce il marchio “B Corporation”) o di iscriverlo nello statuto (diventando “Società benefit” riconosciuta dalla legislazione italiana dal 2016). E daranno quindi vita alla prima business community dell’impresa ad alto impatto sociale.

Mida, Arbos e le altre imprese di BumoBee

Ecco le prime realtà a raggiungere il traguardo con BumoBee. La trevigiana Mida, che gestisce negozi di abbigliamento scegliendo marchi animal free e sostiene iniziative sociali, a breve sarà Società benefit. Si certificheranno presto B Corp la cartotecnica vicentina Arbos (di Solagna), che ha improntato la produzione al riciclo e alla sostenibilità, e la cantina Cielo e Terra di Montorso Vicentino, che lavora riducendo l’impatto ambientale e supporta progetti solidali, la cooperativa calzaturiera padovana Solidalia (di Vigonza), che costruisce inclusione sociale inserendo persone fragili e disoccupati, e ancora Service Vending, attiva a Santa Lucia di Piave (Treviso) nella distribuzione automatica con la scelta esclusiva di prodotti bio ed equosolidali.

Il progetto – entrato nel vivo nel febbraio 2019 – conta sulla collaborazione di Università Ca’ Foscari Venezia, Apindustria Servizi, cooperativa sociale Co.Ge.S don Lorenzo Milani, Nativa, Sumo e Umana e dei partner di rete Comune di Schio, Banca San Biagio del Veneto Orientale, Istituto Parini, Guggenheim Intrapresæ. La Regione Veneto lo finanzia tramite il Por Fse 2014-2020 (Asse II Inclusione Sociale – “Strumenti di innovazione Sociale. Nuove Sfide Nuovi Servizi”, DGR 1267/2017).

Questi interventi a diretto supporto delle aziende sono alimentanti dal lavoro di ricerca condotto dall’Università Ca’ Foscari, i cui risultati saranno presentati a giugno, e sviluppata su tre direttrici che indagano se e come l’impatto sociale “contamini” davvero l’organizzazione e i processi, sia realmente percepito dai lavoratori e adeguatamente valorizzato dall’impresa.

«Con questa ricerca stiamo aggiornando il “modello veneto” di relazione tra impresa e territorio» spiega Fabrizio Panozzo, docente al dipartimento di Management, Università Ca’ Foscari Venezia, e responsabile scientifico di BumoBee. «Da un lato ci appare infatti evidente la traccia delle relazioni profonde che le imprese venete hanno intessuto con il territorio di appartenenza e il consolidato protagonismo imprenditoriale nelle trasformazioni sociali e ambientali. Dall’altro, ciò che di nuovo sta invece emergendo è la tendenza a trasformare l’impatto sociale dell’impresa in qualcosa di realmente distintivo, un elemento di identità e differenziazione che, se gestito come un vero e proprio “brand”, può effettivamente rendere l’impresa più competitiva».

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