Capitale italiana della cultura 2024, Vicenza e Chioggia tra le dieci finaliste

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Tra le 10 “finaliste” per la nomina a Capitale italiana della cultura per il 2024 ci sono ben due città venete, Vicenza e Chioggia. Lo ha comunicato, con una nota, il Ministero della cultura.

Le città selezionate verranno audite, in video-conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo 2022 da parte della Giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al Ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea. Negli anni il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023.

Oltre a Chioggia e Vicenza, le altre città finaliste che si contendono il titolo di Capitale della Cultura per il 2024 sono Ascoli Piceno, Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), e Viareggio (LU).

«Sapere che, per la prima volta, su 10 città candidate al riconoscimento di ‘Capitale italiana della cultura’ per l’anno 2024 due sono venete, oltre che rendere orgogliosi, testimonia anche il valore dell’immenso patrimonio culturale posseduto dalla nostra Regione, capace di esprimere, attraverso due città dalla storia secolare e dai tratti identitari diversi e ugualmente molto forti – Vicenza e Chioggia – il suo carattere estremamente articolato», ha commentato il presidente della regione Luca Zaia.

«Nel 1994 Vicenza è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità elevando così a modello culturale globale l’opera di Andrea Palladio», prosegue il governatore. «Nel 1996 è stato assegnato il secondo riconoscimento per le ville palladiane del Veneto: oltre ai 23 monumenti palladiani e le 3 ville della città, sono state infatti inserite nella lista dell’Unesco altre 21 ville del Palladio presenti nel territorio, dimostrando così come la città non possa considerarsi in modo autonomo, ma sia di fatto inserita in una cornice più ampia, che coincide con l’intero Veneto. Ecco perché essa di fatto, attraverso i suoi monumenti ed il suo patrimonio artistico, rappresenta l’intera regione.

E su Chioggia aggiunge: «Da settimane protagonista sulla stampa internazionale, Chioggia dimostra con questa candidatura di poter essere interpretata ben oltre la definizione di ‘piccola Venezia’. Collocata in un’area geografica unica al mondo, tra il mare Adriatico e la laguna di Venezia, vanta una storia secolare di altissimo valore, in cui la dimensione ambientale si intreccia con quella culturale, custodendo perle sconosciute come la Torre dell’Orologio del Campanile di Sant’Andrea che conserva l’orologio da torre più antico al mondo, tuttora funzionante. Mi auguro che i caratteri unici di queste due città – conclude Zaia – possano essere determinanti nelle valutazioni della commissione ministeriale e portare in Veneto un riconoscimento ambito, facendo della cultura un volano per turismo, economia e ambiente».

Leggi la notizia anche su A nordest di che

 

chioggia

 

In copertina, piazza dei Signori a Vicenza, ritratta da Alessandro Barbato. Qui sopra, uno scorcio di Chioggia.

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