Risparmio idrico, la ricerca degli atenei veneti spinge per il Consorzio bonifico Leb

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Il 2022 sarà per il Consorzio di Bonifica Leb l’anno della ricerca e della sperimentazione: prenderà il via un importante progetto, in collaborazione con le Università di Padova e Verona, per individuare tecnologie avanzate di monitoraggio e studio del territorio e del suolo, pratiche agricole innovative e sistemi efficienti di irrigazione volti a salvaguardare la risorsa dell’acqua.

Rappresentante del progetto è stato nominato il consigliere Michele Negretto. Già presidente di Confagricoltura Vicenza e vicepresidente regionale dell’organizzazione agricola, avrà in particolare il compito di curare le relazioni con le istituzioni e gli operatori del territorio. «Credo fortemente nella sperimentazione e nell’innovazione in agricoltura. – commenta l’imprenditore agricolo, con azienda ad Albettone, che tuttora fa parte della giunta dell’organizzazione berica ed è vicepresidente dell’Essiccatoio cooperativo di Ponte di Barbarano -. Anche nella mia impresa agricola, che si estende in 80 ettari per la coltivazione di mais e frumento da seme oltre che di patate e barbabietole da zucchero, io e mio figlio adottiamo tecniche moderne di agricoltura. È fondamentale studiare e applicare una corretta e sostenibile gestione delle risorse, soprattutto di quella idrica».

«Andiamo incontro ad attività importanti e complesse nei prossimi anni – precisa Moreno Cavazza, presidente del Consorzio Leb – tra i lavori di rifacimento del canale e il progetto di ricerca scientifico, che sarà presentato pubblicamente all’inizio del nuovo anno. Per tutta una serie di azioni in programma il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno individuare un proprio referente con adeguate esperienze in materia. Ringraziamo il consigliere che ha accettato l’incarico mettendosi al servizio del territorio».

Il Leb (Lessinio Euganeo Berico) è il principale canale irriguo artificiale del Veneto. Lungo 48 chilometri, preleva le acque dal fiume Adige, a Belfiore in provincia di Verona, e le riversa nel Bacchiglione, a Montegaldella in provincia di Vicenza. Un ulteriore tratto funge da opera di collegamento con gli scoli minori che servono l’area termale dei Colli Euganei. Nel suo percorso il Leb attraversa le province di Verona, Vicenza e Padova e fornisce acqua di qualità a oltre 82 mila ettari di campagne, grazie a 43 opere di derivazione. Circa 600 metri prima di immettersi nel fiume Guà, il Leb sottopassa il fiume Fratta-Gorzone rilasciando costantemente 6 metri cubi al secondo di acqua pulita, con effetti benefici in termini di vivificazione ambientale. Il sistema Leb, oltre a rappresentare una fondamentale opera di distribuzione di acqua irrigua e vivificazione del territorio veneto, ha anche un importante ruolo di difesa idraulica.

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