Stop proroghe concessioni balneari dal 2024. Caner: «Conseguenze sugli operatori locali»

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Stop definitivo alle proroghe delle concessioni balneari dal giorno successivo al 31 dicembre 2023. Lo ha sancito l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, per consentire a Governo e Parlamento di approvare doverosamente una normativa che possa finalmente disciplinare in conformità con l’ordinamento comunitario il rilascio delle concessioni demaniali. Infatti, tale provvedimento arriva come esito della direttiva Bolkestein, l’atto approvato dalla Commissione europea nel 2006 e recepito in Italia nel 2010, con l’obiettivo di promuovere la trasparenza e la parità di professionisti e imprese nell’accesso ai mercati.

Non convinto dalla decisione sembra essere l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, che ha dichiarato «Non entro nel merito della sentenza del Consiglio di Stato, ma lo stop alle proroghe delle concessioni avrà delle conseguenze dirette sugli operatori locali che da anni investono per rendere sempre più attrattiva l’offerta turistico-balneare e anche sui Comuni del litorale veneto, che saranno chiamati a decidere sull’avvio delle gare per le concessioni balneari. Inoltre, – sottolinea l’assessore- In Veneto esiste già la legge regionale 33 del 2002, che permette procedure comparative per il rilascio, il rinnovo e il contenuto delle concessioni – sottolinea l’assessore al Turismo -. La Regione, dunque, è attrezzata e pronta dal punto di vista normativo per dare avvio alle gare, qualora i Comuni decidano di farle. Tra l’altro esistono già esempi di amministrazioni che hanno utilizzato lo strumento normativo regionale. Attraverso il project financing alcuni consorzi e a operatori locali hanno ottenuto concessioni con durata anche ventennale.».

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