Covid, il rischio di morte per i lavoratori veneti fra i più bassi d'Italia

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Dopo 22 mesi di pandemia e con 35 vittime, il Veneto risulta essere tra le regioni con il rischio di morte per Covid tra i lavoratori più basso del Paese. Ancora una volta rimane la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 34,1, il Veneto fa registrare un indice di 16,5. Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (44) e Lazio (35,9).

“L’incidenza della mortalità è per noi fondamentale – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – perché molto più dei numeri assoluti delle vittime, riteniamo rappresenti uno strumento prezioso di studio dell’emergenza; l’incidenza è un dato che identifica in modo più concreto forme e contenuti della piaga delle morti bianche; poiché accanto al numero degli infortuni mortali, viene considerato il parametro fondamentale della popolazione lavorativa”.

I NUMERI DEI DECESSI COVID19

I decessi sul lavoro legati al contagio in Veneto sono 35 (2 vittime in più rispetto a fine settembre). Il Veneto si trova a fine ottobre al sedicesimo posto nella graduatoria nazionale per incidenza di mortalità da COVID, mentre si trova all’ottavo posto considerando il numero di infortuni mortali connessi con il virus.

A Venezia il maggior numero di decessi (12); seguita da Treviso e Padova (6), Vicenza (5), Verona (3), Rovigo (2) e Belluno (1).

I NUMERI DEGLI INFORTUNI COVID19

Le denunce di infortunio totali legate al contagio in Veneto, da gennaio 2020 a fine ottobre 2021, sono 19.250. Numeri che portano il Veneto anche dopo 22 mesi di pandemia sul podio nazionale per numero di denunce di infortunio sul lavoro legate al Covid-19, dopo Lombardia e Piemonte.

E rimane, purtroppo, un triste primato per l’universo femminile che lavora in Veneto. Perché le donne contagiate dal Covid da gennaio 2020 a fine ottobre 2021 sono 14.221 (il 73,9% del totale).

Tra i settori maggiormente colpiti in Veneto, troviamo quello della Sanità e Assistenza Sociale (77,1% degli infortuni). Mentre per quanto riguarda le professioni, i più coinvolti si confermano essere i tecnici della salute (34,4%). Seguono: le professioni qualificate nei servizi socio sanitari e sociali (26,8%), le professioni legate ai servizi personali e assimilati (9,8%) e i medici (6,5%).

A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 4.482. Seguono: Treviso (3.336), Venezia (3.298), Vicenza (3.263), Padova (3.050), Belluno (1.228), e Rovigo (593).

Ti potrebbe interessare