Scuola a settembre, parchi e ville per i più piccini, accesso alternato per i più grandi

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Per i più grandi lezioni alternate. Ovvero metà alunni in classe, gli altri collegati in video conferenza. Questo a turni: un giorno un gruppo, un giorno l’altro. Oppure di settimana in settimana. Come sarà la scuola a settembre? Il ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina e la sua task force, guidata da Patrizio Bianchi, stanno lavorando alla riapertura delle scuole. Per ora scenari, va detto. Scenari però molto futuribili, soprattutto fino quando non arriverà un vaccino. Ecco quindi quanto detto dal ministro Azzolina: per i più grandi turni fra casa e pc, per i più piccoli invece la scuola sarà in presenza. Una scuola che non si farà…solo a scuola. «Dovremo immaginare altri spazi oltre quelli tradizionali: la scuola potrà aprirsi al territorio. Sfruttare parchi, ville, teatri, spazi di associazioni e realtà che collaborano già con le scuole. Non significherà perdere di vista gli obiettivi educativi, ma andare oltre il perimetro degli edifici e immaginare una scuola nuova» ha detto il ministro in un intervista a «Il fatto quotidiano». Una volontà forte di sfruttare gli spazi aperti, quantomeno per prendere tempo. Rimane però un grande dilemma: quando piove o fa freddo? Per l’inverno, infatti, non è pensabile la scuola all’aperto. Azzolina è al lavoro su varie ipotesi: va sottolineato come di fronte all’emergenza si stiano cercando freneticamente soluzioni. Intanto è già stato preciso che non ci saranno, in ogni caso, ore in più di lezione per i docenti.

Scuola a settembre, ma asili e centri estivi da subito

Rimane intanto aperto un altro fronte: quello per la riapertura di scuole dell’infanzia, asili nido e centri estivi già da giugno. Con varie ipotesi: minigruppi di bambini, senza obbligo di mascherina, un numero che potrebbe andare da 3 a 6, a seconda dell’età. Affidati sempre allo stesso educatore, per tutto il tempo trascorso nella struttura. E i genitori che li portano e vanno a prendere, o qualsiasi parente, prima di avvicinarsi dovrà sottoporsi al termoscanner che misuri la febbre e disinfettarsi. Sta prendendo forma il piano del Governo per riaprire scuole dell’infanzia e asili nido. L’obiettivo è farlo, compatibilmente con il periodo, nella massima sicurezza possibile. In pratica, trasformare tutti gli spazi utilizzabili, compresi quelli all’aperto, in scuole/centri estivi da far partire già a giugno per proseguire poi nei mesi seguenti, luglio e anche agosto, dove fosse richiesto. Ecco quanto vi avevamo raccontato. 

 

 

 

 

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