Giovani e imprese, ancora poche quelle condotte da under 36, a Padova meno che altrove

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Sono poco meno di 6 mila le imprese guidate da giovani in provincia di Padova, circa 2 imprese giovani su 10 di tutte quelle presenti in Veneto. Una presenza rilevante in termini numerici, eppure il rapporto tra imprese condotte da under 36 ed il totale delle imprese (6,8 ogni 100) è uno dei più bassi della regione: segno di un “invecchiamento” della struttura imprenditoriale che da una parte può essere determinato dalla difficoltà di avviare una attività imprenditoriale, dall’altra della diminuzione di imprese a gestione giovane, o per chiusura o perché passate ad un’età più matura. Difficoltà solo in piccola parte causate dall’emergenza Covid.

A spiegarlo è CNA Padova. Proprio per sostenere gli investimenti delle imprese giovanili la Regione del Veneto ha messo in campo un fondo di 3 milioni di euro. Gli ammessi al bando potranno ricevere un contributo a fondo perduto del 30% sulle spese presentate per macchinari, attrezzature, software, arredi, autocarri, opere murarie e di impiantistica. La spesa minima ammissibile è di 25 mila euro. CNA Padova è impegnata in queste settimane proprio nel seguire un gran numero di domande di adesione al bando, che si chiuderà il 30 settembre, mettendo a disposizione le proprie risorse per supportare i giovani imprenditori associati.

«È importante per i giovani imprenditori avere opportunità per poter investire e crescere: soprattutto in nuove tecnologie, ma anche in strumenti digitali che ti permettano di farti conoscere online» spiega Matthew Nicoletto, titolare di un’attività di autoriparazione a Brugine (Pd) e delegato padovano del gruppo giovani imprenditori di CNA Veneto. «Il nostro settore sta vivendo un passaggio generazionale negli ultimi anni, ci sono poche aziende nuove che nascono e molte che passano ai figli. Spesso ci si scontra, perché oggi è necessario adeguarsi alle tecnologie che si evolvono rapidamente e ai nuovi comportamenti della clientela, sempre più abituata a relazionarsi con modalità digitali. Inoltre le difficoltà sono ancora molte per chi vuole avviare un’impresa, soprattutto nell’accesso al credito – aggiunge Nicoletto –  L’associazione può essere di supporto in questo, tramite il consorzio fidi Sviluppo Artigiano ma anche grazie al progetto PID (Punto Impresa Digitale), che aiuta le imprese a crescere nel marketing online».

Sono già molte le micro e piccole imprese intenzionate a partecipare al bando che si sono rivolte agli uffici di CNA, con esigenze e proposte molto differenti. Tanti gli esempi, nei settori più diversi: c’è la giovane estetista che ha appena iscritto l’attività in Camera di Commercio e ha la necessità di ristrutturare, arredare e fornire di dotazioni lo studio appena individuato. C’è la piccola azienda metalmeccanica con 5 dipendenti che vorrebbe acquistare un nuovo centro di lavoro 4.0 con software e computer dedicati. C’è la media azienda di installazione di impianti termoidraulici che oltre ad un rinnovo delle attrezzature ed alla ristrutturazione di magazzino ed uffici vorrebbe acquistare un autocarro dotato di gru.

Imprese under 36 a Padova: i dati

L’esame settoriale per la provincia di Padova mostra che a livello di numerosità assoluta a farla da padrone sono le imprese del commercio (oltre 1.600), ma in termini relativi, cioè in rapporto a tutte le imprese del territorio, la vocazione giovanile maggiore è nei servizi, in particolare in quelli a supporto delle imprese (11,1%), nell’alloggio e nella ristorazione (9,9%) nei servizi alle persone (9,6%) e nell’informatica e nelle comunicazioni (9%).

La diminuzione del numero di imprese condotte da under 36 è da imputare solo in minima parte alle difficoltà economiche determinate dalla situazione pandemica: rispetto al pre-covid, in provincia di Padova le imprese giovani sono diminuite del 1,2%, meno di quanto avvenuto in Veneto (-2%). Se si guarda invece al medio periodo, rispetto a cinque anni fa nel padovano si contano oltre il 16% di imprese in meno (oltre 1.100 in termini assoluti), il 14% in meno in Veneto.

A subire le perdite maggiori nel periodo del Covid sono state le imprese condotte da giovani nella ristorazione (-10,6%) nei trasporti (-8,3%) e nei servizi alle persone (-7,8%), ma ci sono anche settori che hanno registrato trend di crescita, come l’agricoltura (+10%) e l’informatica e comunicazioni (+13%) per non parlare del boom delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+25%). Ormai da un quinquennio invece si registra una vera e propria moria di imprese condotte da giovani nei comparti produttivi (-25%) e nelle costruzioni (-34%).

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