Città della Speranza, in arrivo una seconda «torre»: acquistato lotto di 12.000 mq

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Una seconda Torre per Fondazione Città della Speranza: è quanto è stato annunciato nel corso dell’Assemblea ordinaria dei soci. La Onlus il 13 maggio scorso si è aggiudicata un lotto di terreno di circa 12.000 mq adiacente alla Torre della Città della Speranza, con l’obiettivo di realizzare una nuova struttura destinata alla ricerca.

Presentato e approvato il bilancio consuntivo 2020, che ha di fatto concluso il 26esimo anno di attività. I risultati del bilancio permangono positivi: la raccolta fondi è pari a 8.461.091 euro e il patrimonio netto è passato da 31.420.809 euro a 33.475.948 euro. Il 5×1000 evidenzia una crescita continua e importante con 64.425 firme, per un contributo pari a 1.938.231 euro, a testimonianza della credibilità acquisita nel corso degli anni dalla Fondazione.

«La raccolta ha subito nonostante la pandemia una minima riduzione del 2 per cento – ha affermato il Presidente uscente Stefano Galvanin –. Con queste premesse siamo sicuri che l’obiettivo di superare i 10 milioni di proventi sarebbe stato tranquillamente alla nostra portata se l’anno concluso fosse stato un anno normale». È stata poi sottolineata l’importanza dei volontari, «vero punto di forza della fondazione», e rimarcato l’impegno mantenuto verso l’Istituto di Ricerca Pediatrica, «deliberando anche nel 2020 oltre 2,2 milioni di euro e approvando per il 2021 2,7 milioni di euro per sostenere l’attività di ricerca».

Città della Speranza, Andrea Camporese nuovo presidente

L’Assemblea è stata anche l’occasione per eleggere il nuovo Presidente della Fondazione Città della Speranza, Andrea Camporese, e con lui il nuovo Consiglio Direttivo: «Ringrazio il Presidente uscente Stefano Galvanin per quanto fatto in questi tre anni: nonostante la pandemia, ha fatto in modo che la Fondazione crescesse ancora, in termini di progetti, risultati e ricerca. La Città della Speranza è una realtà in salute, dinamica e combattiva, che negli anni è cambiata e ha voglia di cambiare ancora e di crescere. L’obiettivo di questo triennio è di raddoppiare la raccolta. Le numerose iniziative della Fondazione in questi 26 anni si sono tradotte in dottorati, assunzioni dirette, bandi scientifici, ma non basta: concentriamoci su quanto non abbiamo ancora fatto e faremo, ci aspetta un grande viaggio per i prossimi tre anni».

Luca Primavera, da qualche mese amministratore delegato dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, si è invece soffermato sulla crescita e sulle potenzialità del centro di ricerca: «Quello che vogliamo fare è aumentarne la visibilità per diventare una Fondazione di livello nazionale. Ci siamo già impegnati in questo senso con una campagna per il 5×1000 con copertura nazionale».

Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, ha sottolineato i risultati ottenuti nel 2020: «l’avvio di una nuova area di ricerca in Cardiologia Sperimentale, la preparazione di un nuovo Report Scientifico che avrà cadenza annuale, un budget di 3 milioni per la ricerca pediatrica con 9 progetti finanziati e la presenza, grazie a un bando di ricerca, di due nuove ricercatrici italiane provenienti dall’estero. La Prof.ssa Viola poi ha esposto i risultati del progetto Covid finanziato da Città della Speranza: «La prima tappa è conclusa, abbiamo pubblicato un primo studio che consente di discernere la malattia severa dalla malattia dal decorso leggero, ma è solo il primo passo di un lavoro ambizioso”. E poi ha ricordato: “Il nostro obiettivo è crescere in modo armonioso insieme al territorio. Non c’è clinica d’eccellenza se non c’è ricerca d’eccellenza».

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