GalileoVd-Tech2Biz: sette progetti universitari a scuola di Design Thinking

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Selezionati i 7 i team di ricerca di 4 tra i migliori atenei e enti di ricerca italiani che andranno a scuola di Design Thinking con il Galileo Visionary District durante il programma Tech2Biz pensato e organizzato da Venture Factory e Vertis Sgr assieme a LEF 4.0 (Lean Experience Factory), Scuola Italiana Design e Start Cube tra lunedì 12 e venerdì 16 aprile. Un programma che crea nuove sinergie tra design, ricerca e mercato andato in scene tra le aule di Sid e la fabbrica modello digitale LEF 4.0 di San Vito al Tagliamento (PN).

I progetti selezionati dal progetto GalileoVd-Tech2Biz

Dall’intelligenza artificiale alla comprensione delle immagini passando per la sostenibilità nell’industria della carta e per dispositivi avveniristici per il trattamento delle ferite gravi, incrociando le tecnologie dei digital twin e dei sistemi avanzati di controllo qualità per la produzione alimentare: sono 7 i progetti, 4 le università, 40 i milioni di euro e 1 la fabbrica modello della seconda edizione di Tech2Biz. Un’edizione che si è chiusa con la prospettiva di trasformare questa settimana di design thinking, formazione imprenditoriale e sviluppo prodotto in un nuovo modello scalabile di trasferimento tecnologico in grado di prendere un progetto di ricerca ed accompagnarlo dalla fase di PoC (Poof of Concept, test iniziale di valutazione di idea imprenditoriale) fino a quella di prototipo testato sul campo pronto per accedere al mercato.

Ad accompagnare per questa seconda edizione le 7 squadre selezionate da Venture Factory in 4 prestigiosi atenei italiani (il Politecnico di Torino, l’Università di Bologna, quella di Padova e di Pavia) sono stati gli studenti di Scuola Italiana Design ma pure i docenti e i manager del Galileo Visionary District nelle sue divisioni di Scuola Italiana Design e Start Cube. Assieme a loro il team del fondo d’investimento Vertis Venture 3 Technology Transfer, gestito da Vertis SGR con l’advisory esclusiva di Venture Factory, che si colloca all’interno della piattaforma ItaTech di Cassa Depositi e Prestiti e Fondo Europeo per gli Investimenti. Vertis Venture 3 Technology Transfer conta su una dotazione di 40 milioni di euro, per gli investimenti. Fino ad oggi il Fondo ha già effettuato 22 investimenti all’intero di un ecosistema composto dai principali team di ricerca di 20 prestigiosi atenei e centri di ricerca del Paese.

L’esperienza delle squadre selezionate

Le 7 squadre selezionate da Venture Factory attraverso il programma VV3TT 2020 POC per avere proposto tecnologie o servizi in grado di rivoluzionare i mercati di riferimento grazie ad una dotazione tecnologica frutto di percorsi di ricerca innovativi, sono state accompagnate dagli studenti e dai docenti del Galileo VD in un percorso di Design Thinking che aiuta i ricercatori a ragionare in una logica di prodotto (design di prodotto) anche attraverso percorsi finalizzati a guidare il cliente nella comprensione dell’innovazione proposta (customer journey).

A seguito d questo percorso di Design Thinking le sette squadre di ricercatori hanno avuto modo inoltre di comprendere come le proprie tecnologie si possono inserire in ambienti complessi presso la fabbrica modello digitale di San Vito al Tagliamento (PN) che va sotto il nome di Lean Experience Factory (LEF 4.0.). Si tratta di un centro di formazione esperienziale sul tema dell’Industry 4.0 e sulla Lean Production nato nel 2011 dalla joint venture tra McKinsey & Confindustria Alto Adriatico, Polo Tecnologico di Pordenone, Consorzio Ponte Rosso, CCIAA di Pordenone.

«Ancora una volta Padova e il Galileo Visionary District si dimostrano un centro strategico per l’innovazione il trasferimento tecnologico del Paese e dell’Europa» ha detto Emiliano Fabris, direttore del Galileo Visionary District. «Grazie alla collaborazione con Venture Factory e con Lean Experience Factory stiamo lavorando ad un modello strutturato di accelerazione della transizione tecnologica della nostra economia che parte dai laboratori di ricerca delle università e arriva sul mercato sotto forma di nuova impresa in grado di interloquire da subito con il proprio sistema di riferimento».

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