Veneto, Rt a 1,28: da lunedì 15 sarà zona rossa fino dopo Pasqua

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Veneto zona rossa da lunedì 15 marzo. Nella giornata di oggi venerdì 12 marzo verrà comunicato il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e gli eventuali cambi colore delle Regioni: la corsa delle varianti ha alzato l’indice Rt in gran parte d’Italia che adesso rischia di diventare quasi totalmente rossa.

I dati per il Veneto portano ad un passaggio alla fascia di rischio più alta. Secondo il bollettino di giovedì 11 marzo, i nuovi positivi sono 1.677 (contro i 1.561 di ieri). Gli attualmente positivi sono 31.674. Crescono i guariti, ma anche i decessi e i ricoveri, compresi quelli in terapia intensiva. Ad oggi, sei distretti su 23 in Veneto hanno già superato la soglia dei 250 casi su 100.000 abitanti, altri quattro sono oltre quota 200. Ma il fattore chiave, per il Veneto come per il Lazio, sarà l’indice Rt, che  supera il valore dell’1,25 (è a 1,28) fa scattare in automatico la zona rossa.

«Zona rossa? Siamo sul filo del rasoio» ha spiegato Zaia sottolineando poi che «sappiamo che se c’è un “liberi tutti” arriveremo ad un punto in cui non si potranno più accettare ricoveri. Capisco che le restrizioni che potremo affrontare sono pesanti e il mondo è in difficoltà». Non solo: «Verosimile che saremo in zona rossa fino a dopo Pasqua», che cade il 4 aprile.

Veneto zona rossa, ecco le limitazioni

Le limitazioni in zona rossa:

  •  Sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali sempre garantita.
  • Sospesa l’attività in presenza per le università e le istituzioni di alta formazione. Unica deroga, i corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, i tirocinanti delle professioni sanitarie.
  • Chiude anche tutto il commercio al dettaglio tranne i soliti servizi essenziali (generi alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai).
  • Chiusi tutti i mercati, salvo quelli esclusivamente alimentari e florovivaistici.
  • è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa. Si esce di casa e si valica il confine comunale solo per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Confermata la norma che consente il rientro al proprio domicilio.
  • Altro tema molto sentito è quello dell’attività motoria:  si può andare a correre, passeggiare e andare in bici ma solo individualmente e comunque sempre a un metro di distanza e con la mascherina.
  • Chiusi tutte le mostre e i luoghi di cultura e spettacoli. No alla riapertura per teatri e cinema. La ristorazione, già quasi azzerata in zona arancio, sopravvivono solo mense, «catering continuativo su base contrattuale» e i ristoranti degli alberghi ma solo per i clienti.
  • Consentita solo la consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto, ma vige il divieto di consumazione sul posto. Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.
  • Stop a estetiste e parrucchieri
  • Stretta anche sul lavoro, caldamente consigliato più smart working possibile.

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