Allevatori di insetti, il Veneto prima regione a riconoscerli come imprenditori agricoli

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Agricoltura, il Veneto è la prima Regione a riconoscere gli allevatori di insetti come imprenditori agricoli e visto la mancanza di norme nazionali la Provincia di Padova vuole farsi promotrice nei confronti della Regione Veneto, per dare degli strumenti tra cui un manuale di buone prassi in favore degli agricoltori, affinché siano in grado di operare correttamente.

L’allevamento di insetti da utilizzare nei mangimi e come alternativa alimentare più sostenibile, sta diventando un settore sempre più promettente in agricoltura e nelle attività di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto.

Dal 2009, infatti, gli insetti sono comparsi in diversi regolamenti europei in materia di alimenti e la legislazione internazionale è in costante aggiornamento.  L’Italia, tuttavia, al momento non ha assunto una posizione proattiva.

Padova-Regione Veneto, il ruolo degli allevatori d’insetti

L’iniziativa è stata presentata dal vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, dal consigliere regionale del Veneto Elisa Venturini e dal direttore di Esapolis, promotore del progetto Enzo Moretto.

«Per far sì che i cambiamenti diventino opportunità – ha spiegato il presidente Gottardo – bisogna imparare a governare le dinamiche e dare prospettive chiare e concrete a chi investe. Il settore agricolo rappresenta un’eccellenza in Veneto e, nel territorio padovano, gli imprenditori agricoli stanno già guardando avanti per sviluppare produzioni sostenibili e innovative. È il caso degli insetti. Come Provincia, forti del know how di Esapolis, abbiamo tutte le competenze e le professionalità per giocare un ruolo forte in questa partita e aiutare il mondo agricolo ad inserirsi con successo in un settore nuovo, ma molto promettente»

L’utilizzo degli insetti sia come mangimi che come alimento è già stato trattato da diverse normative europee, oltre che essere stato dichiarato valido anche dall’Efsa. Si ipotizza che, a breve, verranno autorizzate altre specie di insetti. Nel frattempo, il Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali dovranno recepire il via libera dell’Efsa e normare la materia.

L’Italia, per varie ragioni e nonostante l’enorme interesse per l’allevamento di insetti come mangime e alimento oltre che come alternativa alimentare più sostenibile, non ha mai preso una posizione proattiva. Questo comporta uno svantaggio rispetto ad altri Paesi che stanno da tempo investendo e correndo per adeguarsi ai nuovi modelli produttivi.

Alla discussione hanno partecipato anche i rappresentanti del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) sezione Gelsibachicoltura di Padova, del Servizio Veterinario dell’Aulss 6 Euganea di Padova, dell’Avepa, di Veneto Agricoltura, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura, dell’Unione Agricoltori del Veneto, dell’Associazione veneta allevatori di Padova oltre ai titolari di aziende specializzate nella produzione di mangimi per uccelli insettivori e allevatori di insetti.

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