Maps for Future, quattro giorni di eventi online

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Torna per la seconda edizione l’appuntamento con Maps for Future: da mercoledì 23 a sabato 26 settembre 2020, quattro eventi gratuiti in quattro giorni, quest’anno in modalità online, per esplorare – attraverso testimonianze di grande interesse e momenti di confronto nelle lab room dedicate – alcuni dei temi che percorrono il mondo delle imprese in questo tempo segnato dall’incertezza e da cambiamenti accelerati.

Seguirà un viaggio in più tappe mensili, con format e modalità diverse. Tutti gli eventi sono gratuiti con registrazione obbligatoria su http://www.mapsforfuture.it. Il progetto è promosso da Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, in collaborazione con Confindustria Vicenza.

«È passato solo un anno dalla prima edizione – spiega Marina Pezzoli, ad di Niuko– ma sono cambiati i linguaggi e le domande che arrivano dalle aziende. Oggi gli scenari sono molto meno nitidi, ma anche molto più aperti, con tutti i rischi e anche le opportunità che ne conseguono: la sfida è quella di mantenere la visione su un orizzonte di lungo periodo parlando però dei problemi concreti di oggi, del qui ed ora, e di tutti i cambiamenti con cui già oggi facciamo i conti, spesso difficili da decifrare».

Mercoledì 23 settembre (ore 10-13) il tema al centro della riflessione è Change of course: nuovi modelli di business e organizzativi. Quali strategie di risposta, nel breve e nel lungo periodo, ai tempi nuovi che stiamo vivendo?, l’interrogativo al centro dell’incontro. A confronto l’esperienza di alcune aziende, come la lombarda Rold e la barese Masmec, che hanno saputo ripensare i loro modelli di business e i loro modelli organizzativi, cogliendo per tempo le opportunità e le sfide insite nei cambiamenti accelerati con cui facciamo i conti.

Giovedì 24 settembre (ore 10-13) l’evento High Road: la strada del futuro per l’human resources racconterà come sta cambiando “il mestiere” di chi si occupa di risorse umane. L’impiego delle tecnologie abilitanti – i big data fra tutti – per la ricerca e la selezione del personale, ma anche per l’analisi dei fabbisogni del mercato del lavoro; le nuove modalità formative blended che combinano attività in presenza e da remoto, formazione aziendale autoformazione; i cambiamenti organizzativi impressi dallo smart working: queste le tendenze in atto, che verranno indagate con l’aiuto di alcune esperienze innovative per poi attivare un confronto nel laboratorio conclusivo. Verrà presentato inoltre il caso Generali Italia, che ha introdotto un nuovo approccio digitale nel recruiting per riuscire ad ingaggiare i giovani parlando la loro stessa lingua.

Venerdì 25 (ore 10-13) l’appuntamento con Open the Window: l’innovazione sostenibile, coinvolgente e connettiva per guardare oltre l’emergenza. Un’occasione per riflettere su come la condizione di incertezza che le aziende vivono debba diventare leva e non freno per i processi di innovazione, che possono diventare un elemento fondante della “resilienza” nel fare business in questi tempi nuovi. La sostenibilità e la capacità di “coinvolgere” tutte le aree aziendali, ma anche “mondi diversi” a partire dal cliente e dal mondo scientifico, sono due elementi fondamentali. Il confronto partirà dalle testimonianze di Spinlife, spinoff dell’Università di Padova che ha sviluppato un progetto di packaging sostenibile per un noto marchio di gelati, di Socomec, azienda elettronica che ha realizzato nel tempo la capacità di fornire un servizio di assistenza innovativo, superando i vincoli di complessità dei prodotti e di spostamento geografico, e di Alfa Laval, esempio di “innovazione coinvolgente”. In conclusione Claudio Ronco, direttore della divisione di nefrologia, dialisi e trapianto renale dell’ospedale San Bortolo, racconterà la “genesi” di Carpediem, il robottino per la dialisi dei neonati sviluppato grazie a un progetto che ha saputo connettere, tenere insieme mondi e far dialogare diversi, coinvolgendo aziende del biomedicale, università, terzo settore…

Infine sabato 26 settembre (ore 10-13) un tema sfidante con The turning point: modelli innovativi nella formazione per prepararsi al futuro. Il mondo della scuola, specie nel ciclo della scuola primaria, con Covid-19 è stato investito da cambiamenti veloci e repentini e si sta interrogando sui nuovi modelli da adottare. Ma in che modo il modello scolastico influenza poi lo sviluppo di soft skill preziose per il mondo del lavoro come, per fare due esempi, la capacità di lavorare in team o la capacità di leadership? Nella prima parte verrà proposto un confronto fra alcuni modelli di scuola “non tradizionale” come quello della rete della Scuola senza Zaino e dell’islandese Flatery Folk High School, nella seconda parte il dibattito si aprirà al mondo delle imprese.

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