Mose, una nuova autorità per gestirlo (e proteggere la laguna di Venezia)

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Mose, si cambia: il governo Conte ha deciso la creazione di una nuova Autorità per la laguna di Venezia che gestirà l’ultima fase di costruzione dell’opera pensata per proteggere Venezia dall’acqua alta, e ne curerà gestione e manutenzione una volta a regime. Non solo: al nuovo ente saranno attribuite anche le competenze per la salvaguardia della laguna di Venezia. Le novità sono contenute nel «decreto agosto», approvato dal consiglio dei ministri dell’8 agosto 2020.

Addio dunque al Consorzio Venezia Nuova, che verrà liquidato e incorporato nella nuova Autorità. La quale inoltre assorbirà le funzioni dello storico Magistrato alle acque, che fino ad ora erano state attribuite al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Mose, ecco l’Autorità per la laguna di Venezia

Così si legge nel comunicato stampa diramato dal governo al termine del consiglio dei ministri di venerdì 8 agosto: «È prevista l’istituzione di un’Autorità per la laguna di Venezia, che assume le competenze relative alla salvaguardia della città di Venezia e della zona lagunare e al mantenimento del regime idraulico lagunare, tra cui la gestione e la manutenzione del MOSE, nonché quelle attribuite al Magistrato alle acque».

Mose, D’Incà: «Superiamo scandali e malaffare»

Secondo il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (l’unico veneto tra i ministri dell’esecutivo Conte II) «è prevista per Venezia l’istituzione dell’Autorità per la laguna che avrà, tra i suoi compiti, la gestione e la manutenzione del Mose, la promozione dello studio e della ricerca per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna oltre che le prerogative speciali che erano state assegnate al Magistrato delle Acque».

«Previsto anche un Commissario liquidatore del Consorzio Venezia nuova e della Costruzioni Mose Arsenale – prosegue il ministro D’Incà in un post sui suoi canali social –, per il completamento degli adempimenti e lo scioglimento del Consorzio. Questo vuol dire attenzioni e vigilanza da parte dello Stato per il Mose e la laguna, oggetto in passato di scandali e malaffare. Tutti questi provvedimenti significano discontinuità con il passato, eliminazione di troppi livelli decisionali e trasparenza, e sono stati possibili grazie al M5S, con un incredibile lavoro sia a livello centrale che nei territori».

Decreto agosto, stop al deposito Gpl a Chioggia

Oltre al Mose, nel «decreto agosto» è contenuta una norma che impedisce il rilascio di nuove autorizzazioni per lo stoccaggio di Gpl nei siti Unesco. Di fatto la legge è tagliata su misura per fermare l’entrata in funzione di un deposito Gpl previsto a Chioggia, da tempo contestato dal mondo ambientalista.

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