Unipd e Regione: borse di studio da 10 mila euro per progetti sui conti pubblici

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Un fondo da 10 mila euro (in borse di studio e premi di laurea) per valorizzare progetti legati alla buona gestione dei conti pubblici. Un accordo firmato Regione Veneto e Università degli Studi di Padova, che permetterà di migliorare il lavoro di analisi e di elaborazione dei dati dei bilanci presenti a livello regionale, aumentando il grado di approfondimento e conoscenza dell’andamento dei settori economici e produttivi, oltreché rafforzare e ampliare le informazioni che a tal fine confluiscono nel sistema statistico nazionale.

Attraverso l’azione combinata del team Conti Pubblici territoriali della Regione e l’Università di Padova – Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI), lo sviluppo di tesi che utilizzano i dati messi a disposizione dal Sistema Conti Pubblici Territoriali nazionale potrà apportare un ulteriore valore aggiunto all’analisi, alla valorizzazione e alla diffusione dei dati economico/statistici delle diverse realtà produttive presenti nel Veneto.

Il progetto è parte degli interventi previsti dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, volto a misurare i flussi finanziari di entrata e di spesa delle amministrazioni pubbliche e di tutti gli enti appartenenti alla componente allargata del settore pubblico sul proprio territorio, attraverso una rete di 21 nuclei territoriali regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano.

«L’accordo previsto con l’Università di Padova – afferma il Vicepresidente della Regione –  è solo una delle numerose iniziative messe in campo dalla Regione per promuovere, in accordo anche con il mondo accademico, la cultura della corretta gestione dei bilanci degli enti pubblici. In questo caso mettiamo 10 mila euro per borse di studio e premi di laurea su tesi legate al progetto dei Conti Pubblici Territoriali. Il Nucleo CPT della Regione del Veneto, nel corso degli ultimi anni, si è sempre contraddistinto per l’ottenimento di elevati punteggi, risultando tra le migliori tre regioni d’Italia. Questo grazie alla scelta di associare l’attività ordinaria di monitoraggio dei flussi finanziari ad altre attività di alta professionalità esplicitati in report analitici del dinamismo economico Veneto».

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