Liquidità, dalla Regione prestiti agevolati fino a 50mila euro

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Liquidità per le imprese colpite dalla crisi, la Regione Veneto mette in campo finanziamenti a tasso zero fino a 50mila euro. L’intervento straordinario, per un ammontare complessivo pari a 30 milioni, è stato approvato ieri dalla Giunta e passerà ora al vaglio della commissione consiliare competente per il via libera definitivo.

«Abbiamo deciso di intervenire in maniera significativa – spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, che ha proposto la delibera – perché le imprese ci stanno chiedendo aiuti concreti ed anche perché il provvedimento dei 25mila euro messo in campo dal Governo non sta funzionando come ci saremmo aspettati».

La delibera prevede che il finanziamento regionale possa aggiungersi a quelli del Decreto Liquidità del Governo, a partire da quelli fino a 25 mila euro garantiti al 100%. I costi per le aziende saranno pari a zero, perché la Regione si prende carico di coprire le spese istruttorie fino a 2.000 euro. L’importo massimo, inoltre, viene raddoppiato, da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro, con una durata minima del finanziamento di 12 mesi e massima di 72 mesi e Taeg massimo dell’1,2%. La misura è destinata, in particolare, a chi ricorre a banche di credito cooperativo e Confidi.

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Un provvedimento che, a detta dell’assessore Marcato, vuole sopperire alle carenze evidenziate dagli strumenti già messi in campo dal Governo e ritenuti insufficienti da molte categorie economiche. «I primi dati forniti dalla CGIA di Mestre – precisa l’assessore – dicono che al 30 aprile 2020 risultano pervenute al Fondo centrale di garanzia per le Pmi un numero di domande che corrisponde ad una percentuale dello 0,9% dei potenziali beneficiari della misura. La situazione migliora se si considerano le richieste pervenute agli istituti di credito ed in fase di istruttoria, ma la percentuale resta ancora molto bassa: 5,6%. Sono numeri che si commentano da soli. Alle nostre imprese serve liquidità e la Regione sta facendo di tutto per trovare strumenti adatti a sostenerle».

Andrea Fasulo

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