La "fonte" veneta (ma non capita) dell'assessore lombardo

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La storia del bicchiere è nota. Difficile vederlo pieno o vuoto, chissà perché. Molto spesso è questione di sfumature di pieno. E di prospettive. Come questa storia: l’assessore al welfare della Lombardia, Giulio Gallera, prova a spiegare (l’eccellente) Rt o R0 – altre sfumature – della sua regione, arrivato a 0,51, così: «Significa che per infettare me devo trovarmi con due persone infette nello stesso momento». Oggettivamente, una spiegazione che non regge. Quanto meno si può dire che si fa fatica a comprendere.

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Un errore, può capitare. Anche perché stiamo parlando di un assessore in trincea da quasi tre mesi ormai. E si sa bene quanto il Coronavirus abbia messo alla prova la Lombardia. Gallera però non ci sta. O meglio, non c’è stato. Ma nella sua spiegazione («volevo solo semplificare») ha tirato in ballo un articolo del Il Bo Live, la rivista online dell’Università di Padova. Qua trovate il pezzo in questione. Vi vogliamo anticipare già il finale: come spiega sotto il direttore della rivista online, Telmo Pievani, che per ironia della sorte è proprio lombardo, il pezzo non dice quello che pensa Gallera. Ma in fondo è una gran soddisfazione: per la scienza l’assessore della Regione Lombardia si affida al quotidiano online del più grande ateneo Veneto. Un bicchiere pieno per il Bo e per il «modello Veneto». Ora tocca al passaggio successivo: leggere sì, ma meglio. Così da evitare gaffe.

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«Nella giornata del 23 maggio 2020, Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha citato, come esempio per una dichiarazione riguardo alla pandemia di Covid-19, l’articolo “Rt inferiore a 1 in tutta Italia: cosa significa?” pubblicato il 7 maggio 2020 su Il Bo Live, il magazine online dell’Università di Padova – afferma Pievani -.  Ringraziamo molto l’assessore Gallera per l’attenzione riposta nei confronti della nostra testata. Tuttavia teniamo a precisare che nell’articolo in questione riportiamo l’esempio statistico sulle modalità di diffusione del virus attraverso il parametro R0, riferendoci a una percentuale. Come recita l’articolo infatti: “Lasciamo parlare i numeri per maggiore chiarezza e supponiamo per esempio che, per un particolare agente infettivo, R0 sia uguale a 1,7: ciò significa che un gruppo di 100 persone malate può contagiarne 170 (100×1,7), queste 170 ne infettano altre 289 (170×1,7), queste a loro volta 491. E così via. Se invece R0 fosse uguale a 0,5, lo stesso gruppo di 100 individui ne contagerebbe 50, questi a loro volta 25 e così di seguito”. Nel pezzo, pertanto, non sosteniamo che con un indice di 0,51 siano necessarie e sufficienti due persone infette per contagiarne una sana».

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